Legambiente, 19 bandiere verdi e 9 nere sulle Alpi

Nel 2025 sono 19 le bandiere verdi di Legambiente che sventolano sull'arco alpino, per realtà che investono con successo su turismo dolce, agricoltura e progetti socioculturali utilizzando come volano la sostenibilità ambientale. Piemonte e Friuli-Venezia Giulia, a parimerito, sono le regioni con più vessilli green, quattro ciascuna, seguite da Lombardia e Veneto con 3 bandiere a testa, Trentino 2, Alto Adige 1, Valle d'Aosta 1, Liguria 1. Sono invece 9 le bandiere nere assegnate a interventi che sull'arco alpino hanno un approccio poco sostenibile nei confronti della montagna: 8 in Italia e una oltralpe, in Austria. Il Friuli-Venezia Giulia è la regione con più bandiere nere (3), seguita da Piemonte, Valle d'Aosta, Trentino, Alto Adige e Veneto, tutte rispettivamente con un vessillo nero. In Austria bandiera nera all'industria dello sci austriaca per "l'accanimento nell'ampliare le aree sciistiche del Tirolo sfruttando le ultime aree glaciali rimaste sulle Alpi orientali". E' Legambiente che premia, oggi in provincia di Novara in occasione del 'IX summit nazionale delle Bandiere Verdi', a Orta San Giulio, quelle storie che hanno al centro tre ambiti chiave - turismo dolce, pratiche legate ad agricoltura, silvicoltura e pastorizia, progetti socioculturali - e che raccontano "la grande rivoluzione in atto sull'arco alpino". Qui la parola d'ordine non è solo far conoscere il territorio e attrarre turisti, ma anche incentivare un ritorno abitativo in queste terre rafforzando le comunità locali. Su 19 vessilli green cinque sono andati ad iniziative legate al turismo dolce; altre cinque a pratiche legate all'agricoltura, alla silvicoltura e alla pastorizia; le restanti 9 sono state assegnate a progetti socioculturali, "capaci di rafforzare il tessuto comunitario e di promuovere valori condivisi, soprattutto in ambito socio-ambientale" spiega la ong. Per le bandiere verdi si va dalla 'Cooperativa di Comunità Viso a viso' di Ostana (Cuneo) che punta su benessere, salute e welfare comunitario alla pastora e scrittrice Marzia Verona alla sottosezione del Cai di Brescia che promuove il Cammino dei boschi di ferro sulle Alpi Lombarde. "In 23 anni sono state assegnate 302 bandiere verdi per premiare chi valorizza in chiave sostenibile il territorio anche per fronteggiare crisi climatica e spopolamento dei borghi. Importante, però, è non lasciare sole le comunità montane e garantire interventi normativi ad hoc. Sulle pratiche montane poco sostenibili continua la nostra denuncia con le bandiere nere che arriva anche Oltralpe", osserva l'associazione ambientalista. "La nostra penisola - dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente - custodisce un patrimonio ambientale unico e strategico rispetto alla crisi climatica in atto, quale quello delle aree montane, luoghi di straordinario valore naturalistico, oggi in grande difficoltà a causa della carenza dei servizi, degli effetti del clima che cambia e dello spopolamento abitativo. Le bandiere verdi dimostrano come ci sia una risposta concreta. Chiediamo alle istituzioni e alla politica regionale e nazionale di fare la propria parte supportando i comuni montani attraverso interventi e normative in grado di promuovere una visione condivisa e un'azione coordinata anche su scala sovraregionale". 

print_icon