Legalità, in Regione Piemonte garantisce l'avvocato di Meloni
07:00 Martedì 06 Maggio 2025Luca Libra è il legale della premier in varie cause, tra cui quella vinta contro Saviano. Il suo nome fatto da FdI per la presidenza di Orecol. Nativo di Gattinara con studio a Vercelli, la toga di Palazzo Chigi godrebbe del pesante sostegno di Delmastro
Tutto in regola, garantisce Giorgia Meloni. La Regione Piemonte si appresta ad affidare la guida dell’Orecol, l’organismo che sovrintende la regolarità degli atti amministrativi, all’avvocato Luca Libra, 46 anni, originario di Gattinara, vercellese d’adozione e amico del sottosegretario alla Giustizia, meloniano d’acciaio, Andrea Delmastro, ma soprattutto il legale che ha patrocinato la premier in numerose cause, tra le quali quella vinta contro Roberto Saviano.
Un incarico delicato, quello all’Orecol, acronimo di Organismo regionale per il controllo collaborativo che, come recita l’atto costitutivo ha lo scopo di verificare il corretto funzionamento delle strutture organizzative della Giunta regionale, di valutare l'efficacia del sistema dei controlli interni e dei relativi provvedimenti attuativi, di vigilare sulla trasparenza e regolarità degli appalti stipulati. Compiti che sarebbero stati scossi, un anno fa, dall’arresto di un componente dell’oragnismo, Roberto Fantini espresso dal centrosinistra. Si sarebbe dimesso per il suo coinvolgimento in un’inchiesta sulla corruzione e infiltrazioni della ‘ndrangheta nelle autostrade che, prosciolto da alcune accuse, lo vedrà comunque a processo.
Quella del presidente è, comunque, poltrona da cui avrebbe cercato di non staccarsi l’attuale presidente a fine mandato, l’ex presidente della Corte d’Appello di Torino Arturo Soprano, non disdegnerebbe di accomodarvisi Antonio Rinaudo, l’ex pm bestia nera dei violenti No Tav. Due magistrati in pensione che, per ragioni diverse, oggi risultano indigesti alla politica, almeno a una parte di essa. Soprano per via di alcune uscite pubbliche sulla vicenda della Fondazione Crt, Rinaudo a causa della sua bulimia di poltrone che lo ha portato negli anni a cambiare spesso interlocutori politici. Entrambi ritengono di poter contare sul sostegno del governatore, auguri.
Della questione s’è discusso ancora ieri nella commissione nomine di Palazzo Lascaris e tra un’alzata di sopracciglio per uno e un sospiro per un altro, i Fratelli d’Italia con alle spalle l’ombra del potente viceguardasigilli hanno fatto capire che il nome giusto, loro ce l’hanno. Quello di Libra, ormai seguito come un titolo nobiliare dall’immancabile “avvocato della Meloni”. Requisiti, ovviamente, a prova di bomba, piuttosto sono ragioni di opportunità ad aver indotto i rappresentanti di Pd e Italia Viva ad astenersi ieri.
Difficile immaginare che quella candidatura, al momento solo anticipata informalmente, cada di fronte a cotante credenziali, al netto della brillante carriera professionale e pure all’esperienza maturata proprio all’interno dell’Orecol di cui fa parte dal 14 febbraio del 2023. Anche le eventuali perplessità circa la necessaria imparzialità dei membri sembrano destinate a essere messe da parte. Libra non è un esponente del partito della premier, ma il suo avvocato. Che in questo caso vale molto di più.