Benzinai a secco in Piemonte
12:56 Martedì 06 Maggio 2025Impianti non riforniti, vendite azzerate e migliaia di euro di mancati guadagni. Da cinque giorni la Europam, società di distribuzione con sede a Genova, non consegna il carburante. A Torino, Cuneo e Biella i gestori sono stati costretti a chiudere
Impianti carburante non riforniti, centinaia di migliaia di litri non consegnati, vendite azzerate e migliaia di euro di mancati guadagni: è ciò che stanno registrando negli ultimi cinque giorni molti benzinai piemontesi della Europam, società di distribuzione con sede a Genova che ha circa 250 punti vendita nel centro e nord Italia, di cui oltre un centinaio in Piemonte. Le segnalazioni di mancati rifornimenti arrivano dalle province di Torino, Cuneo e Biella, dove i gestori sono stati costretti a chiudere gli impianti. Colpisce in particolare il caso dei punti vendita biellesi, con l’imminente adunata nazionale degli Alpini che si terrà in città questo fine settimana.
“Non aver garantita – dice Enzo Nettis, presidente di Faib-Confesercenti, l’associazione di categoria dei gestori – la regolarità dei rifornimenti in momenti di grande affluenza sarebbe davvero una beffa per i colleghi. La situazione è estremamente preoccupante. Alcuni nostri associati sono a secco da venerdì scorso. Per i gestori che vivono delle vendite del solo carburante è una situazione insostenibile: per i mancati guadagni ma soprattutto perché viene compromesso il rapporto fiduciario con la clientela, che si rifornisce altrove. Purtroppo, già nei mesi precedenti si erano registrate consegne a singhiozzo: non vorremmo che il ripetersi di episodi del genere fosse il sintomo di difficoltà aziendali tali da mettere in pericolo la sopravvivenza stessa degli impianti: sono in ballo centinaia di posti di lavoro, fra titolari e dipendenti”. Faib-Confesercenti negli ultimi mesi ha provveduto a segnalare queste difficoltà all’azienda, “la quale non ci ha mai risposto, né ha fornito spiegazioni ai singoli gestori: un atteggiamento arrogante e irresponsabile che deve cessare. Stiamo valutando quali azioni legali intraprendere a tutela dei gestori e a risarcimento del danno patito”.