Laus: "Governo risponda sulla fermata di Bardonecchia"
15:19 Mercoledì 07 Maggio 2025
"Il governo non può cavarsela con formule vuote, serve una risposta vera su Bardonecchia. L'interrogazione che ho presentato al ministro Salvini sulla soppressione della fermata dell'alta velocità a Bardonecchia non nasce da una logica di parte, né da uno spirito polemico. È, al contrario, l'espressione di una preoccupazione concreta e condivisa da un territorio che chiede semplicemente buonsenso. Non stiamo difendendo un privilegio, ma una scelta razionale che tiene insieme vocazione turistica, sostenibilità, mobilità internazionale e sicurezza". Così il deputato torinese Pd Mauro Laus sulla cancellazione della fermata del treno internazionale nella stazione turistica valsusina. "Bardonecchia - rimarca Laus - non è una fermata secondaria, ma una località alpina strategica, snodo delle valli olimpiche e punto di riferimento per un modello di turismo integrato e rispettoso dell'ambiente. La risposta ricevuta dal governo è stata generica e deludente. Parlare di 'rimodulazione dell'offerta' e di 'valutazioni tecniche' significa nascondere un problema dietro il paravento del linguaggio burocratico, senza affrontarne le ricadute reali. La verità è che Bardonecchia viene esclusa da un collegamento internazionale di alta velocità pur rimanendo sede operativa per i controlli di frontiera. I treni si fermano, ma i passeggeri non possono scendere: una contraddizione che grida vendetta alla logica". "È inaccettabile - osserva - che un'intera comunità venga penalizzata in silenzio. Il ministero avrebbe dovuto farsi carico di questa anomalia, pretendere risposte da Trenitalia e aprire subito un confronto con le istituzioni locali. Invece si è trincerato dietro la logica del mercato, come se lo Stato non avesse alcun ruolo nella difesa dell'equilibrio tra i territori. La mobilità moderna o è coesione, o non è. E chi governa ha il dovere di non lasciare indietro le aree montane".