Uncem, sulle Province serve visione condivisa tra enti

"È un tema importante, che a Roma sta dividendo: c'è chi vorrebbe tenere la ricostruzione - anche della governance - delle Province fuori dalla riscrittura del Tuel, anticipandola, e chi invece invita a inserirla nel nuovo Testo unico degli Enti locali. Indubbiamente, se saranno le Regioni a intervenire su cosa sono e cosa devono fare le Province, queste non possono non considerare tutti i livelli istituzionali, Comuni compresi: cosa fanno, come lavorano insieme, con quali autonomie e fiscalità, con quali legami". Lo afferma Marco Bussone, presidente di Uncem Piemonte, in una nota con cui commenta la proposta avanzata dalle Province, insieme all'Upi, alle Regioni, per costituire tavoli regionali che lavorino a leggi dedicate proprio alla ricostruzione delle Province. Per Bussone, "occorre capire se mantenere o meno i consorzi, come sono organizzate e con quali ambiti le Comunità montane, le Unioni montane, le Unioni di Comuni. Chi fa cosa, dove e con quali finanziamenti. Senza essere tacciati di benaltrismo, serve capire - insieme alle Regioni - cosa fanno e come sono alimentati, con adeguata capacità fiscale, tutti i livelli istituzionali che organizzano la Pubblica amministrazione, le funzioni e i servizi sui territori". "Le Province sono un pezzo di un ragionamento più ampio. Ogni Regione può affrontarlo, se si muove nel quadro del Titolo VI della Costituzione. Ma serve uno sguardo organico, che coinvolga maggioranze e opposizioni, definisca un percorso strategico e dia uno scenario chiaro al sistema degli Enti locali. Armonizzare per governare meglio, articolare l'insieme per una coesione che tenga conto delle differenze regionali e delle peculiarità di ogni Ente locale", conclude Bussone. 

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