Sanità: Pd, il tempo della propaganda di Cirio è finito

"In sanità il tempo della propaganda è finito. I cittadini del Piemonte sanno contare benissimo i giorni che li separano da visite e interventi, e vedono ogni giorno con i propri occhi cosa sta succedendo: reparti in sofferenza, personale stremato, medici e infermieri che lasciano perché non trovano più dignità nel lavoro pubblico". Così il consigliere regionale Domenico Rossi, segretario del Pd del Piemonte, secondo cui "di fronte ai dati ufficiali forniti dai direttori generali delle Asl, il presidente Alberto Cirio continua a negare l'esodo di personale dalla sanità pubblica piemontese e l'aumento dei contratti a termine, e lo fa rifiutando di prendersi la responsabilità di affrontare i problemi". Per il vicepresidente della Commissione Sanità Daniele Valle, "Cirio e l'assessore Riboldi non sanno fare i conti con la realtà: scelgono di non fare distinzione tra contratti a tempo determinato e indeterminato per non ammettere la precarizzazione della sanità piemontese". E se invece i dati dell'Osservatorio soddisfano davvero Cirio, "allora c'è un problema ancora più grave: o non ascolta i suoi stessi dirigenti, oppure ha scelto consapevolmente di voltare le spalle a chi manda avanti la nostra sanità con fatica e dedizione". "La giunta Cota, di cui Cirio era assessore - afferma Valle - ha provocato il dissesto dei conti della sanità regionale. Il centrosinistra con la giunta Chiamparino ha risanato i debiti e rilanciato la sanità piemontese che ora la maggioranza sta portando nuovamente in piano di rientro". "Credo - aggiunge la capogruppo dem a Palazzo Lascaris, Gianna Pentenero - che sia giunto il momento di un'operazione verità e di smetterla di attribuire responsabilità a chi non le ha".

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