Medici internisti, Case comunità utili per 72% se realizzate bene

Mix di speranza e scetticismo da parte dei medici di Medicina interna sulle nuove Case e Ospedali di comunità. Le nuove strutture, fulcro della riforma della sanità territoriale che "stenta a decollare", dovranno aprire i battenti entro il giugno 2026 per non perdere i due miliardi del Pnrr stanziati proprio per questi servizi. Per il 72,22% dei medici, infatti, le nuove Case di Comunità potranno effettivamente ridurre il numero dei ricoveri, "ma bisognerà vedere come verranno realizzate". Lo evidenzia l'indagine condotta dalla Federazione dei medici internisti ospedalieri italiani (Fadoi) su 216 unità operative in tutte le regioni italiane. Le Case di Comunità - sorta di maxi-ambulatori dove dovrebbero lavorare in team medici di famiglia, specialisti ambulatoriali delle Asl e altri professionisti della salute - sono strutture dove, oltre ad essere visitati, gli assistiti dovrebbero poter eseguire anche accertamenti diagnostici di primo livello, come Ecg o ecografie. Per il 72,22% dei medici, le nuove Case di Comunità potranno dunque effettivamente ridurre i ricoveri, "ma bisognerà vedere come verranno realizzate". Stessa risposta fornita dal 72,69% dei medici rispetto agli ospedali di comunità a gestione infermieristica, ai quali spetterebbe il compito di agevolare le dimissioni dai reparti, prendendo in carico quei pazienti che non hanno più bisogno dell'ospedale vero e proprio, ma che nemmeno sono nelle condizioni di tornare a casa. Per il 20,37% degli interpellati, invece, nessun beneficio arriverà dalle Case di Comunità, così come non vede miglioramenti all'orizzonte derivanti dagli Ospedali di Comunità il 12,04% dei medici. Fermo restando che per il 32,87% tra l'11 e il 20% dei ricoveri potrebbe essere dimesso più rapidamente con queste nuove strutture intermedie ben funzionanti. Percentuale che sale tra il 21 e il 30% per il 33,33% degli interpellati, mentre per il 24,54% potrebbero lasciare più rapidamente il reparto oltre il 30% dei pazienti.

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