Piemonte difende sua tradizione del tartufo, osservazioni a ddl
10:52 Venerdì 16 Maggio 2025
Il Piemonte intende contribuire al dibattito nazionale per il rinnovo della legislazione sul tartufo. Le principali osservazioni riguardano il riconoscimento del valore culturale della cerca e della cavatura del tartufo, iscritta nella lista Unesco del Patrimonio immateriale dell'Umanità, attenzione alla tutela e alla pianificazione delle tartufaie naturali e controllate, infine l'adeguamento del calendario di raccolta e di vendita al cambiamento climatico. È infatti in discussione al Senato il disegno di legge 1.412 per aggiornare la normativa, che risale al 1985. Tra le novità previste, viene evidenziato, c'è l'introduzione di un Piano nazionale della filiera del tartufo e la possibilità per le Regioni di adottare un proprio Piano regionale, misura che il Piemonte applica dal 2013. Tali osservazioni verranno riferite al senatore Giorgio Bergesio, autore della presentazione del ddl lo scorso marzo, che il 26 maggio parteciperà alla Consulta per la valorizzazione del patrimonio tartufigeno piemontese. Proprio i lavori di questo organismo infatti, sulla base delle analisi svolte dalla struttura regionale e dal Centro nazionale studi tartufo per valutarne le ricadute sul territorio, hanno messo in evidenza "alcuni elementi critici che, se non corretti, rischiano di compromettere le specificità del modello piemontese" fa sapere la Regione. "Il Piemonte rappresenta un'eccellenza riconosciuta a livello internazionale nel settore del tartufo - ha dichiarato, l'assessore regionale alla Tartuficoltura, Marco Gallo -. Su questi punti porterò personalmente al senatore Bergesio, in occasione della prossima seduta della Consulta a Torino, le nostre proposte concrete di modifica".