Sanità: Corte dei Conti, "difficoltà e carenze strutturali"

La sanità piemontese soffre di "carenze strutturali" e "difficoltà organizzative". Questo il ritratto che emerge dal referto pubblicato dalla sezione di controllo della Corte dei Conti sulla gestione degli enti del sistema piemontese (con l'esclusione dell'azienda ospedaliera Città della Salute di Torino). Il report, che parla di "luci e ombre", si concentra sul 2022 ma contiene uno "sguardo prospettico" fino al 2025, e secondo i magistrati contabili deve essere interpretato come un'occasione per "ripensare il sistema in chiave più efficiente, equa e sostenibile, valorizzando le risorse disponibili e affrontando con decisione le criticità". La distribuzione dei posti letto negli ospedali "risulta disomogenea sul territorio", e l'assenza di personale ha spinto le aziende a ricorrere ai contratti di servizio e ai "gettonisti" con "conseguente aumento dei costi e minore capacità di controllo sulla qualità delle prestazioni". La mancanza di spazi adeguati ha portato a un aumento delle convenzioni con strutture esterne, ma resta rispettato il principio della prevalenza delle prestazioni istituzionali rispetto a quelle a pagamento. Quanto al Pnrr, l'attuazione degli interventi sta procedendo "a rilento". "Le risorse erogate - si legge - sono contenute e solo tre Asl hanno attivato le case di comunità, a causa di ostacoli burocratici che rallentano l'esecuzione dei progetti". 

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