Vent’anni di annunci in Bakeca
14:03 Mercoledì 04 Giugno 2025Un'intuizione torinese che ha conquistato l'Italia: il portale celebra due decenni di crescita costante, innovazione e attenzione agli utenti, senza perdere lo spirito indipendente che l'ha resa unica. Il lascito del pioniere Paolo Geymonat
Correva l’anno 2005 quando Paolo Geymonat, imprenditore torinese con un’idea tanto semplice quanto rivoluzionaria, registrava il dominio Bakeca.it, con quella “k” che strizzava l’occhio al linguaggio degli Sms. Da allora, quella che era una piccola startup piemontese si è trasformata in uno dei portali di annunci più noti d’Italia, un punto di riferimento per milioni di utenti. Oggi, a vent’anni dalla sua nascita, Bakeca.it festeggia un traguardo importante, fatto di numeri solidi, una visione user-centric e uno spirito indipendente che resiste in un panorama digitale sempre più globalizzato.
Con oltre 5 milioni di visite al mese e 3 milioni di utenti unici, Bakeca.it è una piattaforma che vive del dialogo costante tra chi cerca e chi offre. Più di un milione di annunci attivi – dal lavoro all’immobiliare, dai motori ai servizi alla persona – generano ogni mese 1,5 milioni di contatti, confermando il ruolo centrale del portale nel mercato degli annunci online. La crescita economica non è da meno: dai 2 milioni di fatturato del 2015, l’azienda punta a raggiungere i 5 milioni nel 2025, segno di una traiettoria solida e ben calibrata.
Il segreto di questo successo? Mettere l’utente al centro. In un settore che in vent’anni è passato dalle bacheche digitali rudimentali ai moderni marketplace integrati nei social, Bakeca.it ha saputo evolversi senza tradire la sua missione originaria. Nessun gruppo internazionale alle spalle, nessuna ossessione per la monetizzazione immediata: il portale è rimasto fedele alla sua identità 100% italiana, investendo in tecnologie come l’intelligenza artificiale per migliorare la qualità degli annunci e l’esperienza utente. Dai profili business con targeting avanzato ai servizi premium per privati, l’offerta si è arricchita senza perdere di vista l’accessibilità e la sicurezza.
Particolarmente degna di nota è la sezione dedicata al lavoro, che spazia dal commercio al settore IT, con un focus speciale sulle opportunità internazionali. La categoria “Lavoro all’estero” si è affermata come leader nazionale, con centinaia di offerte aggiornate settimanalmente che rispondono a un’esigenza sempre più sentita: l’internazionalizzazione delle competenze. “Siamo consapevoli che la ricerca di lavoro è una questione delicata e in continua evoluzione”, spiega Stefano Pavignano, Ceo di Bakeca.it. “Per questo puntiamo su un’offerta che connetta aziende e professionisti, anche oltre i confini italiani”.
Ma Bakeca.it non è solo numeri e innovazione. È anche una storia di persone. Dai 50 dipendenti – con un’età media di 35 anni e una cultura aziendale che valorizza flessibilità e work-life balance – al ricordo di Paolo Geymonat, il fondatore che nel 2005 sognava un portale semplice e immediato, ispirandosi al modello di Craigslist. Memorabile l’immagine dello scuolabus giallo, un’idea di guerrilla marketing che per tre anni ha portato il nome di Bakeca nelle piazze e nelle università italiane, diventando un simbolo di creatività e determinazione. Anche dopo la prematura scomparsa di Geymonat nel 2009, il suo spirito visionario continua a guidare l’azienda, che non ha mai smesso di crescere mantenendo i piedi ben piantati a Torino.
In un mondo digitale che cambia a velocità vertiginosa, Bakeca.it dimostra che si può essere competitivi senza perdere la propria identità. Un esempio di imprenditoria italiana che funziona, con lo sguardo rivolto al futuro ma senza dimenticare le proprie radici. E mentre il portale si prepara a nuove sfide, il suo scuolabus giallo rimane nell’immaginario di molti come il simbolo di un sogno che, vent’anni dopo, è più vivo che mai.