CAMICI & POLITICA

Sanità, valzer di poltrone ai vertici. Schillaci cambia programma(zione)

In arrivo in uno dei ruoli chiave chiave del ministero Bergamaschi, attuale direttore di Ats Milano. Giubilato l'accademico Cicchetti. Per lui si profilerebbe la direzione di Agenas, ma gli aspiranti sono molti e agguerriti. Al cda punta l'assessore piemontese Riboldi

Valzer di poltrone, con l’eventualità del ballo della scopa, ai vertici nazionali della sanità. Mentre appare sempre più concreta l’ipotesi di Walter Bergamaschi come prossimo direttore della Programmazione del ministero della Salute, l’attenzione dell’alta burocrazia e dei camici bianchi così come il non disinteressato sguardo delle Regioni si concentrano sulla prossima collocazione di Americo Cicchetti, attualmente nel ruolo destinato a Bergamaschi. La scelta di quest’ultimo, da parte del ministro Orazio Schillaci, pare ormai cosa fatta anche se i tempi per la formalizzazione potrebbero dipendere anche dal risiko che spesso nomine di questo livello producono. 

"Allievo" di Sirchia

Classe 1964, lombardo, una lunga collaborazione una ventina d’anni fa con l’allora ministro Girolamo Sirchia, Bergamaschi che vanta ruoli apicali in strutture come il Policlinico di Milano e il Niguarda e la direzione generale del Welfare della Regione Lombardia, attualmente è direttore generale dell’Ats di Milano. Il suo nome è circolato, non senza solide ragioni, anche per la direzione generale di Agenas, l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali che, come si vedrà, intreccia in maniera pesante la sua futura governance, proprio con i movimenti al vertici del ministero. Sarebbe infatti, quello della direzione dell’agenzia, il probabile nuovo posto che Schillaci avrebbe in mente per Cicchetti. Se non è un promoveatur ut amoveatur, la sensazione negli ambienti della burocrazia sanitaria è, comunque, quella.

Troppo accademico

Da parte di Schillaci con Cicchetti, figura di riconosciuto spessore e cursus accademico, ordinario di Organizzazione Aziendale alla facoltà di Economia dell’Università Cattolica nel campus di Roma e direttore dell’Alta Scuola di Economia e management dei Sistemi Sanitari, il feeling pare non sia mai scattato e proprio la sua impostazione accademica e teorica pare non abbia soddisfatto appieno i desiderata del ministro. Al momento per lui al ministero è pronto un posto da esperto, ma nessuno si nasconde che questa sia una soluzione a dir poco temporanea. 

L'eredità di Mantoan

Cicchetti potrebbe, infatti, essere il nome che Schillaci al momento opportuno potrebbe mettere sul tavolo per la direzione generale di Agenas, in regime di reggenza affidato a Giulio Siccardi dopo le dimissioni di Domenico Mantoan.  Snodo strategico tra ministero e Regioni sul fronte sanitario, Agenas è uno dei centri di poteri più ambìti, specie la direzione rispetto alla presidenza che resta un ruolo più rappresentativo rispetto all’operatività decisionale. E se la scelta del presidente è di pertinenza delle Regioni, la nomina del direttore sta un capo al ministro. Attualmente entrambe le posizioni sono vacanti e rette da facenti funzione, con al vertice “politico” l’assessore alla sanità del Veneto Manuela Lanzarin, esponente della Lega nella giunta di Luca Zaia

Nomine accelerate

Proprio questa situazione anomala ai vertici dell’agenzia, potrebbe in qualche modo legare i rinnovi della presidenza e del consiglio di amministrazione, posto a cui non fa mistero di puntare l’assessore piemontese Federico Riboldi. E in questi giochi di potere la scelta del ministro di affidare la direzione di Agenas al giubilato Cicchetti potrebbe produrre un’accelerazione anche per la presidenza e il cda. Sempre che l’ancora per poco direttore della Programmazione del ministero di via Lungotevere Ripa quel posto alla fine lo ottenga. Il valzer delle poltrone è appena incominciato, gli aspiranti al posto lasciato nel dicembre scorso da Mantoan sono molti, agguerriti e solidamente appoggiati. Il ballo della scopa è una certezza. Resta solo da capire a chi toccherà.

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