Cuperlo per il Sì. A referendum (e Lo Russo)
Gioele Urso 15:55 Venerdì 06 Giugno 2025Missione torinese per il piccolo lord del Pd. Ufficialmente per un'iniziativa in vista delle consultazioni di domenica e lunedì. Ma anche per mandare un segnale a quanti vorrebbero stoppare il bis dell'attuale sindaco. E gli altri dell'area Schlein?
Gianni Cuperlo in missione a Torino per soccorrere Stefano Lo Russo. L’occasione – o sarebbe meglio dire la ragione ufficiale – è un evento sul referendum dell’8 e 9 giugno dal titolo “Democratica e fondata sul lavoro” al quale partecipano alcune delle figure più autorevoli della sinistra interna del Pd piemontese: Anna Rossomando, vicepresidente del Senato, Andrea Giorgis, senatore ed ex sottosegretario, e Chiara Foglietta, assessora comunale. Appuntamento al Teatro Vittoria con ospite d’onore nientepopodimeno che il sindaco, notoriamente un esponente della componente riformista.
Una presenza, quella dell'inquilino di Palazzo Civico nient'affatto casuale. Secondo alcune fonti, infatti, si tratterebbe di un modo elegante (nello stile di lord Cuperlo) per lanciare un messaggio chiaro a chi vorrebbe mettere in discussione la ricandidatura di Lo Russo alle elezioni comunali del 2027: No pasaran. Non che improvvisamente l'algido geologo prestato alla politica abbia fatto breccia nei cuori della sinistra, ma la semplice presa d'atto dell'assenza di una alternativa, credibile e praticabile. Insomma, meglio tenersi l'esistente che imbarcarsi in ardite soluzioni che, alla fine, potrebbero rivelarsi un boomerang. Ciò, ovviamente, non significa che tutta l'area schleiniana sia sulla stessa linea, ma di certo quella dei cuperliani è, per Lo Russo, una seppur piccola polizza assicurativa sulla vita (politica).
L’area sinistra del Partito democratico cerca così di mettere al riparo la ricandidatura da possibili veti, interni ed esterni (leggi M5s). Soprattutto alla luce degli sforzi che Elly Schlein sta facendo per portare a casa quel tanto agognato campo largo che dovrebbe essere il fronte anti meloniano. Il futuro di Palazzo Civico potrebbe dunque passare anche dagli accordi che “l’ostinatamente unitaria” riuscirà a stringere con Giuseppe Conte.
Accordi che però non devono essere fatti sulle spalle di Torino dove l’amore tra i 5 Stelle e il Pd non è mai sbocciato. A pesare anche la reciproca antipatia tra Chiara Appendino e Stefano Lo Russo che si sono battibeccati a parti invertite quando erano entrambi in Sala Rossa, l’uno prima assessore e l’altra poi sindaca. Tanto che Appendino nel 2021 avrebbe tentato di far sfumare la candidatura a sindaco di Lo Russo lasciando intendere che senza di lui sarebbe stata possibile l’intesa.
Stesso scenario che si potrebbe delineare nel 2027 quando è molto più probabile un’intesa tra 5 Stelle e centrosinistra, proprio in virtù degli ammiccamenti romani. A quel punto potrà essere l’attuale primo cittadino il candidato unitario? Ecco, è questa fuga in avanti che l’area sinistra guidata da Cuperlo vuole bloccare. Se alleanza dovrà esserci non possono esserci veti in partenza.