Movimento 5 stelle, “Altro che decreto sicurezza, il Governo cancella il comparto della cannabis light”

“Altro che Decreto Sicurezza. Quello approvato in via definitiva al Senato, forse sarebbe meglio chiamarlo Decreto Vergogna. Una vera e propria svolta autoritaria da parte del Governo, che ha deciso scientemente di colpire una delle filiere agricole più innovative e sostenibili degli ultimi anni, cancellando con un colpo di spugna il comparto della cannabis light”, a dirlo Sarah Disabato e Alberto Unia, del Movimento 5 stelle in consiglio regionale del Piemonte.

“Migliaia di imprese e lavoratori vengono abbandonati, senza tutele né transizioni: un danno economico, ambientale e sociale enorme”, continuano i due, “La crociata del centrodestra contro la cannabis light rischia di mandare in fumo miliardi di euro, con la perdita di oltre 20mila posti di lavoro in Italia, poco più di un migliaio in Piemonte. La recente entrata in vigore del Decreto Sicurezza è un vero e proprio dramma per il Piemonte, che da solo rappresenta il 10 per cento dell'intero settore e nel quale sono numerose le aziende agricole e commerciali attive nella filiera della canapa”.

“Non meno importanti sono le ricadute ambientali del provvedimento: colpire la canapa significa colpire una coltura a bassissimo impatto idrico, rigenerante per i suoli, e ad alto assorbimento di anidride carbonica”, concludono, “Una scelta completamente incoerente con gli impegni sulla transizione ecologica. Il Governo ha trasformato una questione agricola e industriale in un terreno di propaganda ideologica. Ma non resteremo a guardare. La Regione stanzi subito le risorse necessarie per i ristori, affinché si possa dare un aiuto immediato a chi è stato duramente colpito da questo decreto assurdo. La battaglia per la libertà, la scienza e il lavoro continuerà anche in Consiglio regionale”.

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