Ops, e la filiale (Bpm) non c'è più. Sportellate in arrivo da Unicredit
20:00 Venerdì 06 Giugno 2025Orcel è pronto a cedere più di 200 agenzie, il 14% delle 1.400 attuali dell'istituto guidato da Castagna. In Piemonte praticamente sparirà da Novara, ad Alessandria ne salteranno 16 su 30. Si salva Milano. Intanto si attendono le decisioni del Tar
Unicredit è pronta a dare un taglio netto di oltre 200 filiali, pari al 14% delle 1.400 attuali di Banco Bpm, se l’ops sulla banca guidata da Giuseppe Castagna andrà in porto. Una sforbiciata chirurgica, con Verona che rischia l’estinzione: 90 sportelli su 91 pronti a chiudere, praticamente un azzeramento della presenza del Banco nella provincia scaligera. A Novara, la mannaia colpisce il 90% dei 32 sportelli attuali, lasciando poco più di un’ombra (quattro filiali). A Milano, sede del gruppo bancario, la sforbiciata è minima: solo 6 filiali eliminate, appena il 3% della rete odierna. Altrove, a Modena si perderanno 23 sportelli su 49, mentre ad Alessandria ne salteranno 16 su 30. Sempre in Piemonte sino destinate a sparire 5 sedi a Torino (ne rimarrebbero 25), 4 a Vercelli (delle attuali 18), 3 nel Vco (sulle 14 operative).
A confermare i numeri sono fonti finanziarie ben informate, che spifferano i dettagli del dialogo in corso tra Piazza Gae Aulenti e la direzione generale della Concorrenza (Dg Comp) della Commissione Ue. L’antitrust europeo, con il suo rigore, sta valutando il pacchetto proposto da Unicredit, calcolato secondo le regole italiane che impongono a ogni banca una quota di mercato massima del 20% per provincia. La decisione di Bruxelles sulla fattibilità dell’integrazione tra Unicredit e Banco Bpm è attesa per il 19 giugno. Non solo: l’autorità Ue potrebbe anche pronunciarsi sui paletti imposti dal governo italiano con il golden power, che obbliga la futura banca a mantenere l’attuale rapporto tra depositi e impieghi di Banco Bpm. Peccato che l’eliminazione di 200 sportelli farebbe già sparire 10 miliardi di depositi, rendendo quel vincolo un po’ come un vestito troppo stretto.
Nel frattempo, la guerra tra le due banche si combatte anche nei tribunali. Il 10 giugno, il Tar del Lazio esaminerà la richiesta di Banco Bpm di sospendere la delibera Consob che ha congelato l’ops per 30 giorni. Ad oggi, l’offerta dovrebbe riprendere il 23 giugno e chiudersi il 23 luglio, salvo nuovi colpi di scena. In questo risiko finanziario, tra filiali che chiudono e depositi che svaniscono, Verona e Novara guardano al futuro con il fiato sospeso, mentre Milano tira un sospiro di sollievo.