Associazione Pannella, grave censura social a Mariano Giustino

"In qualità di cittadini, giornalisti, studiosi e utenti attivi dello spazio pubblico digitale, vogliamo esprimere preoccupazione per una tendenza sempre più evidente e pericolosa: la cancellazione selettiva di contenuti e profili da parte delle grandi piattaforme social, senza trasparenza né possibilità di appello effettivo. Il caso recente dell'espulsione permanente del giornalista Mariano Giustino, corrispondente da quindici anni per Radio Radicale e collaboratore di testate quali Il Riformista, Il Foglio e Huffington Post, rappresenta un esempio emblematico". Ad affermarlo, in una nota, è l'Associazione Marco Pannella. "I suoi profili Facebook e Instagram - spiega l'associazione - sono stati rimossi in maniera definitiva dopo la pubblicazione di corrispondenze documentate su gravi violazioni dei diritti umani in Turchia, Iran e Gaza". "Chiediamo pertanto a Meta (Facebook e Instagram) - prosegue l'associazione - di fornire spiegazioni trasparenti e dettagliate per ogni provvedimento restrittivo o sospensivo adottato, soprattutto nei confronti di professionisti dell'informazione. di rendere pubblici i criteri degli algoritmi di moderazione nei casi di limitazione o oscuramento dei contenuti, di introdurre strumenti reali di contraddittorio, con possibilità di difesa e revisione da parte di organismi indipendenti, di garantire la tutela del pluralismo e della libertà di stampa, in conformità ai principi costituzionali e agli obblighi del Digital Services Act dell'Unione europea". "A istituzioni italiane ed europee, chiediamo - concludono dall'associazione - di vigilare attivamente sull'applicazione delle norme europee in materia di trasparenza, accountability e tutela dei diritti fondamentali nei servizi digitali, di sostenere le voci giornalistiche e civiche che subiscono esclusioni arbitrarie, specialmente in contesti di documentazione su crisi internazionali o violazioni dei diritti umani e di promuovere l'adozione di strumenti di garanzia procedurale, affinché nessuna piattaforma possa esercitare un potere censorio non contestabile su scala globale".

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