PALAZZO LASCARIS

Privati nella sanità, Icardi attacca: "La malattia nasce con Bresso"

L'ex assessore regionale respinge le accuse del centrosinistra e denuncia il "Sistema Settimo" a proposito dell'ospedale dell'hinterland torinese: "Assurdo che la sinistra venga a fare lezioni dopo uno scempio simile"

In una giornata segnata dalla discussione sulla sanità, con l’abrogazione della legge sulle sperimentazioni pubblico-private, l’ex assessore leghista Luigi Icardi risponde agli attacchi dell’opposizione. Nel suo intervento in Consiglio regionale, Icardi ribalta completamente la prospettiva, sostenendo che ad aprire le porte della sanità piemontese ai privati è stato proprio il centrosinistra, con la legge voluta dall’allora governatrice Mercedes Bresso nel 2008: “Il referendum proponeva l’abrogazione della legge Cota del 2012, ma quella è la medicina – sostiene Icardi in aula – mentre la vera malattia è la legge Bresso”, e cita l’esempio di Settimo Torinese, dove fu scelto come partner privato la Cooperativa Frassati, senza alcun bando pubblico di gara. “Hanno fatto una legge perché se avessero fatto una delibera sarebbero finiti in galera, per la violazione di una moltitudine di norme. Provate voi a fare un affidamento da milioni di euro senza gara e vedrete il risultato”, ha sentenziato l’attuale presidente della Commissione Sanità, sostenendo che la giunta Cota ci ha messo una pezza, stabilendo che la scelta del socio privato deve essere fatta con gara. “Volevano abrogare la medicina, grazie al lavoro della giunta abroghiamo anche la malattia”.

Il sistema Settimo

Icardi ha poi denunciato il fallimento del cosiddetto “sistema Settimo”, come simbolo del fallimento della gestione del centrosinistra. “Comprato al prezzo di 29 milioni di euro, si è scelto di finanziarne l’acquisto con un mutuo a rate crescenti, e anche in questo caso la scelta della banca, ricaduta su Monte dei Paschi di Siena, è avvenuta senza gara. Questo accrocchio ha comportato la privatizzazione degli utili e la socializzazione delle perdite, che erano in carico alla regione, avendo garantito tramite fideiussione”. Icardi parla anche della gestione opaca dell'azienda ospedaliera, con l’amministratore delegato che veniva indicato dal comune di Settimo (azionista di minoranza dell’ospedale), che faceva ricadere la scelta sul primo dei non eletti della lista vincente, ma lasciando ampie deleghe all’ex sindaco Aldo Corgiat. “Noi nel 2020 abbiamo fermato questo sistema e abbiamo messo in evidenza tutte le storture: forniture folli e letti non accreditati”, rivendica Icardi. “Il caso di Settimo è esemplificativo di tutto quello che non bisogna fare, ed è tutto in capo alla sinistra. Non possiamo accettare sermoni sulla sanità pubblica dagli stessi che hanno fatto questo scempio”, ha concluso l’ex assessore, che nel dibattito infuocato di oggi ha colto l’occasione per togliersi più di un sassolino dalla scarpa.

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