Sanità in rosso, Cirio si fa la sua troika.
E pensa a Tranchida al posto di Sottile
Stefano Rizzi 18:28 Mercoledì 11 Giugno 2025
Il disavanzo previsto di 720 milioni allarma la Regione. Governatore e assessore inventano l'ennesima cabina di regia. Ma dietro si palesa il disegno di sostituire ll direttore regionale con il manager del Santa Croce di Cuneo. Per lui, però, è pronta la direzione di Liguria Salute
Una troika interna a gestire la drammatica situazione dei conti della sanità piemontese, per cercare di evitare l’arrivo di quella ministeriale. È questa la ragione ufficiale, dietro cui se ne affaccia un’altra per ora inconfessabile, della decisione maturata dal presidente della Regione Alberto Cirio con l’assessore alla Sanità Federico Riboldi di “affiancare” al direttore regionale Antonino Sottile due direttori generali, rispettivamente di un Asl e di un’azienda ospedaliera.
I nomi già presenti nella chat attivata con il logo della Regione nelle scorse ora che vede la partecipazione di Cirio, Riboldi e Sottile, sono quelli del numero uno dell’Asl Città di Torino Carlo Picco e del direttore del Santa Croce e Carle di Cuneo, Livio Tranchida. Come si vedrà, è proprio su quest’ultimo che va concentrata l’attenzione per comprendere le vere motivazioni di quel che si sta muovendo nel grattacielo del Lingotto.
Il rosso da 720 milioni
Sulla gravità della situazione finanziaria della sanità piemontese, ormai da tempo, non ci sono dubbi e lo stesso approssimarsi della verifica a fine luglio da parte del tavolo ministeriale unita ai preventivi per l’anno in corso che sommano il disavanzo a circa 720 milioni, la pone come questione a dir poco emergenziale. Per contro, già lo stesso Mef così come la Corte dei Conti nei recenti documenti hanno fornito una serie di indicazioni per ridurre il deficit che, oggi come oggi, porta dritto verso il piano di rientro con, in più, lo spettro di un vero e proprio commissariamento della sanità come già avvenuto in altre Regioni. Logica e motivata la preoccupazione del vertice politico piemontese. Stupirebbe il contrario, anche se ripetute rassicurazioni e messaggi tranquillizzanti oggi suonano a dir poco eccessivi e fuori luogo.
Direttore "sotto tutela"
Così come, non può non stupire l’idea di chiamare Picco e Tranchida a fianco di Sottile, con il rischio evidente non solo di fornire un’immagine del direttore regionale “commissariato”, ma ancor prima di un cortocircuito in cui i due direttori generali rivestirebbero al contempo il ruolo di controllore e controllato. Altro sarebbe, per esempio, il supporto alla struttura tecnica dell’assessorato, depauperata negli anni, da parte di consulenti e advisor esterni sempre con lo stesso obiettivo di evitare il piano di rientro e attuare, anche se talvolta in contrasto con il consenso ricercato dalla politica, le misure necessarie.
I piani di Bucci
Come si diceva, la ragione di questa ennesima cabina di regia sarebbe da ricercare, trovandola facilmente, altrove. E arriviamo a Tranchida. Per lui in piazza De Ferrari nel palazzo della Regione Liguria sarebbe pronta la delibera per la nomina a direttore di Liguria Salute, la nuova agenzia regionale nata, per volontà del governatore Marco Bucci, sulle ceneri della vecchia Alisa. A Genova, dove l’omologo di Sottile è un manager di alto profilo come Paolo Bordon il cui nome era circolato a fine anno tra quelli dei possibili direttori generali del Piemonte, aspettano la risposta dell’attuale numero uno del Santa Croce e Carle. I tempi sono stretti, le interlocuzioni arrivate al punto che la decisione sarebbe attesa entro il fine settimana. Molti danno per certo il trasferimento di Tranchida sotto la Lanterna, forte della sua guida del miglior ospedale d’Italia. Non tra questi il governatore del Piemonte.
Dall'Occo a Cuneo
Per il manager attualmente a Cuneo Cirio avrebbe in mente un altro posto: quello di Sottile. L’attuale direttore regionale, voluto proprio da Cirio quando dirigeva l’Istituto di Candiolo e poi riconfermato a metà mandato, vedrà scadere il suo contratto a giugno del prossimo anno. Quella sarebbe la data da guardare per un eventuale cambio, ma al quarantesimo piano del grattacielo l’intenzione sarebbe di accelerare. Operazione tutt’altro che facile, così come tutto da verificare, in primis col diretto interessato, il disegno di affidare a Sottile la direzione del Mauriziano di Torino, oggi in capo a Franca Dall’Occo la quale andrebbe al posto di Tranchida a Cuneo.
Summit a Casale
Un risiko che a oggi appare molto aleatorio, soprattutto alla luce di più di una fonte attendibile che dà come imminente lo scioglimento della riserva con la Liguria da parte di Tranchida. Tutto si dovrebbe risolvere in pochi giorni. Domani il manager sarà a Casale Monferrato per un incontro con Riboldi e già venerdì l’assessore ligure alla Sanità Massimo Nicolò potrebbe avere il nome certo per la guida di Liguria Salute.
Il ritorno di Presti
Al di qua dell’Appennino resta quel tentativo da parte di Cirio di preparare la strada per portare il direttore dell’ospedale di Cuneo al vertice tecnico della sanità piemontese, anticipando l’uscita di Sottile. Ieri mattina Tranchida è stato avvistato al quarantesimo piano del grattacielo, dove tra l'altro si starebbe preparando il ritorno del superconsulente del presidente per la sanità, Pietro Presti. Ma da quell'incontro non sarebbero arrivate al direttore dell'ospedale cuneese date certe per l’eventuale insediamento alcuni piani più sotto. E la stessa chiamata a fianco di colui che nei disegni del vertice regionale dovrebbe sostituire appare nulla più di un allungamento dei tempi che, per mille ragioni, brevi non potrebbero essere. Ad oggi, l’improbabile troika sembra davvero poco rispetto alla prospettiva offerta dalla Liguria.


