Cirio prepara il risiko della Sanità: Azienda Zero a Tranchida, Scr a Leli
Stefano Rizzi 12:03 Lunedì 16 Giugno 2025Quasi certo il commissariamento della stazione appaltante della Regione Piemonte. Per il manager della Super Asl un ritorno a casa. Al suo posto il direttore del Santa Croce e Carle. Una tappa in attesa di prendere il posto di Sottile
Due gangli vitali per la Regione segnati da situazioni critiche e ai quali, proprio per questo, al quarantesimo piano del grattacielo del Lingotto è ormai chiara l’intenzione di mettere mano in fretta. Con quel che resta del suo board sotto indagine e una serie di dossier importanti di cui occuparsi, la Società di committenza regionale si sta avviando rapidamente, come peraltro anticipato nei giorni scorsi dallo Spiffero verso il commissariamento.
E un cambio al vertice, come si vedrà strettamente collegato con quello di Scr, si prospetta contestualmente anche per Azienda Sanitaria Zero, la Super Asl cui sono state attribuite molte e pesanti competenze, alle quali non sono fino ad oggi corrisposti i risultati attesi, con l’accumulo di ritardi e intoppi su più fronti, tutti caldi e strategici per la sanità.
Le due questioni, già sufficientemente complicate, paiono destinate a intrecciarsi con una terza che avrebbe come obiettivo, seppur più avanti nel tempo, un ulteriore cambio di titolare di un posto di primo piano qual è quello di direttore regionale della Sanità.
Super Asl, super problemi
Una matassa intricata, tra necessità di sbloccare situazioni in stallo e legittime ambizioni, dove promesse e rassicurazioni s’ingarbugliano con procedure normative e padrinaggi politici. Per provare a dipanarla, sempre col rischio di far la fine del gatto col gomitolo, Alberto Cirio di concerto con l’assessore alla Sanità Federico Riboldi e quello alle Partecipate, nonché sua vice, Elena Chiorino, sembra intenzionato a partire proprio dall’affidamento di Scr a un commissario. Per quel ruolo verrebbe chiamato Adriano Leli che in passato diresse il settore delle gare della partecipata, ma che dal dicembre del 2023 è al vertice di Azienda Sanitaria Zero.
Un anno e mezzo non proprio segnato dal raggiungimento degli obiettivi, incominciando dal nuovo sistema di prenotazioni con un Cup affidato all’intelligenza artificiale che ancora si attende, così come si aspetta da mesi il nuovo responsabile dell’Emergenza 118 azzoppata in più di una centrale senza titolare. Sempre il 118, ancora orfano di un direttore dell’elisoccorso, segna ulteriori ritardi nel passaggio del personale dalle aziende ospedaliere alla Super Asl, previsto ai primi di giugno e rinviato a fine anno.
Un commissario per le gare
Non c’è dubbio che il curriculum di Leli sia più orientato, da sempre, verso il settore della committenza, tra bandi e gare, piuttosto che sul fronte delle ambulanze e delle liste d’attesa. Il suo si annuncia quindi non solo come un ritorno nella partecipata che ben conosce, ma anche in un profilo probabilmente più attinente rispetto a quello della direzione di Azienda Zero.
Al suo posto – e qui incomincia a delinearsi il disegno del vertice politico piemontese – dovrebbe andare Livio Tranchida, attuale direttore generale del Santa Croce e Carle di Cuneo. La strada verso la direzione di Liguria Sanità, l’agenzia che il governatore Marco Bucci ha riscostruito sulla vecchia Alisa, sembra svanire dalla mappa su cui si muove il manager a capo del miglior ospedale d’Italia.
La questione Sottile
Il suo nome resta nella short list su cui ragionano l’assessore ligure Massimo Nicolò e il direttore regiona Paolo Bordon, ma la moral suasion di Cirio e Riboldi insieme alle pressanti richieste di parte del mondo medico, politico e imprenditoriale cuneese avrebbero ridotto quasi a zero le probabilità di un passaggio oltre l’Appennino del siciliano Tranchida.
L’attuale direzione dell’ospedale cuneese sembra stare stretta sia al diretto interessato, sia agli occhi governatore che, secondo fonti vicine al quarantesimo piano, non avrebbe disdegnato portare in tempi assai brevi Tranchida al posto di Antonino Sottile alla direzione regionale della Sanità.
Governatore della Sanità
Le ragioni alla base di quello che è difficile non definire un ripensamento del presidente rispetto al direttore che egli stesso aveva voluto, prendendolo dal vertice dell’Istituto di Candiolo, ad oggi non sono del tutto chiare. Che Cirio intenda tenere maggiormente d’occhio la sanità, con suoi uomini, come aveva fatto in passato quando l’assessore era il leghista Luigi Icardi e in più di un caso di parlò di un tentativo di commissariamento mascherato nei suoi confronti, trova conferma nel richiamo quale superconsulente, probabilmente per le liste d’attesa, di Pietro Presti, direttore della Fondazione Edo ed Elvo Tempia.
E se ancora in recentissimi colloqui l’assessore di Fratelli d’Italia avrebbe ribadito che per lui Sottile non è in discussione confermando quindi la fiducia nel direttore, la nomina di Tranchida al posto di Leli troverebbe ulteriore motivazioni traguardando alla scadenza di giugno 2026 del mandato di Sottile l’eventuale passaggio, anche se al quarantesimo piano sarebbe segnata un’altra data, quella del prossimo 31 dicembre per l’affidamento della direzione regionale al manager oggi a Cuneo. Lì, incominciando dalla Fondazione per il nuovo ospedale, su cui pende il giudizio del Tar sul ricorso del gruppo Dogliani per la rinuncia della Regione al partenariato, vogliono che Tranchida resti per seguire l’iter.Pare che così sarà.
La riunione della troika
Ancora resta da capire se alla direzione di Azienda Zero si sommerà quella attuale dell’azienda ospedaliera o, più probabilmente, il manager verrà nominato commissario ad acta per il futuro nosocomio della Granda. Nel frattempo dopodomani sarà a Torino per la prima riunione di quella troika che andrà a comporre con Carlo Picco, direttore dell’Asl Città di Torino e lo stesso Sottile, per affiancare quest’ultimo nella valutazione die conti che restano il problema più grave per la sanità piemontese. Una mossa quella di portare Tranchida a Torino, proprio a fianco di colui che nei piani dei piani alti dovrebbe sostituire, non avrebbe sortito l’effetto sperato e ritenuta troppo debole. Così, complice la situazione in Scr e in Azienda Zero, è spuntata la Super Asl nel disegno. Ancora tratteggiato a matita e con la gomma in mano.


