Piemonte, via libera a Piano triennale Cultura 2025-2027
15:05 Martedì 17 Giugno 2025
Maggiore coinvolgimento delle aree periferiche, programmazione di lungo termine per garantire stabilità e risparmi agli operatori, più fondi per settori strategici come la produzione cinematografica e televisiva: sono alcuni dei punti principali del Piano triennale per la Cultura 2025-2027, approvato oggi in Consiglio regionale. I fondi complessivi previsti sono di 148,5 milioni di euro. Il Piano prevede un'attenzione particolare alla partecipazione dei territori meno centrali ai bandi culturali. Torino e i capoluoghi di provincia continueranno a essere strategici, ma viene dato maggiore spazio ai progetti che nascono nelle aree periferiche. Tra i criteri di valutazione delle proposte verranno considerati anche l'inclusione sociale, le pari opportunità di accesso alla fruizione culturale e la sostenibilità ambientale. Un altro elemento cardine è il mantenimento della programmazione culturale su base triennale. Questo approccio consente agli operatori di pianificare sul medio periodo, assicurando continuità e ottimizzazione delle risorse, con l'obiettivo di superare la precarietà. Gli aiuti alla produzione cinematografica e televisiva, che negli ultimi anni ha evidenziato importanti ricadute in termini di occupazione e indotto, viene potata da 4 milioni a 7 milioni. Tra gli assi portanti anche il rilancio del sistema museale. "Questo Piano - sottolinea l'assessora alla Cultura del Piemonte, Marina Chiarelli - è frutto dell'ascolto delle esigenze del comparto. Il settore culturale si conferma un motore essenziale per lo sviluppo del Piemonte, e oggi è ancora più necessario estendere queste opportunità a tutto il territorio, comprese le aree al di fuori delle zone metropolitane. Vogliamo assicurarci che nessuno resti indietro. Riserveremo particolare attenzione alle realtà impegnate nell'inclusione sociale, nelle pari opportunità e nella sostenibilità ambientale. Parallelamente confermiamo la scelta di una programmazione triennale, per consentire agli operatori culturali di pianificare con maggiore serenità e prospettiva".