CULTURAME

"Falsità su Meloni e Fratelli d'Italia", manuale di storia nella bufera

Nell'occhio del ciclone il testo "Trame del tempo" di quattro giovani storici piemontesi, adottato in alcuni licei torinesi. La pasionaria meloniana Montaruli porta il caso in parlamento: "Un libro pieno di odio, che distorce i fatti e vuole indirizzare i ragazzi"

Con i licei deserti per le vacanze o alle prese con gli esami di maturità, una polemica rovente si accende lontano dai banchi: il manuale di storia Trame del tempo (Laterza), scritto dal quartetto piemontese Caterina Ciccopiedi, Valentina Colombi, Carlo Greppi e Marco Meotto, è finito nel mirino di Fratelli d’Italia. Augusta Montaruli, vicecapogruppo di FdI alla Camera, ha sparato a zero, accusando il testo di dipingere Giorgia Meloni e il suo partito come fascisti, con tanto di “leggi liberticide” e “deportazioni” buttate lì per screditarli. La deputata ha già depositato un’interrogazione al Ministero dell’Istruzione di Giuseppe Valditara, chiedendo di bandire il manuale dalle scuole e di mappare dove viene usato. È una crociata contro un libro “fazioso” o un atto di censura politica?

Pasionaria all’attacco

Montaruli con il suo solito stile da pasionaria meloniana attacca: “I testi faziosi nella scuola pubblica non si toccano. Le falsità su Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni in Trame del tempo sono inaccettabili, altro che libertà di espressione”. Per la deputata, il manuale non racconta la storia ma la riscrive per servire un’agenda di sinistra, cercando di “manipolare” le menti degli studenti. “È un libro pieno di odio, che distorce i fatti e vuole indirizzare i ragazzi”, attacca, annunciando una campagna per scovare ogni copia adottata in Italia. Con l’interrogazione al Ministero, FdI vuole sapere dove il testo è in uso e chiede di liberare gli studenti da “pagine vergognose”. La missione? Informare famiglie e ragazzi per un’istruzione “libera da ideologie di parte”.

Dentro le Trame del tempo

Il manuale, pensato per gli studenti delle superiori, punta su un approccio narrativo, mescolando fonti, immagini e riflessioni storiografiche per rendere la storia meno noiosa. Gli autori, piemontesi doc o di adozione accademica, hanno arricchito il tutto con un arsenale digitale – videolezioni, mappe concettuali, percorsi inclusivi – per coinvolgere gli studenti e mostrare come “fare storia”. Alcuni prof lo trovano brillante, ma c’è chi, come un critico, lo ha stroncato definendolo caotico, “troppo denso per i ragazzi”. Ora, però, il problema è politico. Montaruli sostiene che il testo bolli FdI come fascista, definito in un estratto “il partito che ne ha raccolto l’eredità e che continua ad avere una stretta relazione con la sua base dichiaratamente fascista” e accusi il governo Meloni di derive autoritarie: “Si distingue nell’attuazione di misure dichiaratamente liberticide come il cosiddetto ddl Sicurezza”, si legge.

Un ritornello conosciuto

Il centrodestra non è nuovo a queste battaglie scolastiche. Qualche mese fa, il manuale d’inglese Steps into Social Studies (Zanichelli) è stato ritirato dopo critiche per aver messo in cattiva luce le politiche migratorie di Matteo Salvini. E a Limena, una maestra ha fatto le barricate contro un libretto che elogiava Meloni tra le “donne eccellenti”. La scuola resta un terreno scivoloso, e Trame del tempo è solo l’ultima scintilla. Del resto che la sinistra abbia sempre considerato la scuola luogo privilegiato per esercitare quell’egemonia culturale ormai ridotta a simulacro politicista è cosa altrettanto nota.

Storia o propaganda?

La domanda è sempre la stessa: si può parlare di storia recente senza essere accusati di fare politica? Gli autori potrebbero sostenere che il loro lavoro è basato su fonti solide, magari con una lente critica che non piace a tutti. Carlo Greppi, storico noto per i suoi studi sulla Resistenza, non è certo uno sprovveduto, ma se il manuale attacca Meloni senza prove, Montaruli ha ragione a dolersene. 

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