SALA ROSSA

Indagato a Milano, "inopportuno" a Torino. Ombre sull'assessore all'urbanistica

Coinvolto in quattro procedimenti avviati dalla Procura meneghina, oggi all'architetto scelto da Lo Russo il M5s chiede di chiarire i suoi rapporti con la società spagnola GoFit: cliente del suo studio che sotto la Mole punta alla riqualificazione di intere aree

Ombre su Paolo Mazzoleni, l’assessore all’urbanistica del Comune di Torino. Indagato in quattro procedimenti dalla Procura di Milano che gli contesta i reati di abuso edilizio, lottizzazione abusiva e corruzione nell’ambito della maxi inchiesta sull’urbanistica meneghina, questa volta a finire nel nel mirino è il rapporto tra l’architetto milanese – in prestito all’amministrazione torinese dalla sinistra lombarda (al sindaco di Torino venne segnalato di Pierfrancesco Maran, all'epoca assessore nella giunta milanese di Beppe Sala e oggi eurodeputato) – e la multinazionale spagnola GoFit, specializzata in palestre e centri fitness. Società che a Milano è cliente dello studio associato fondato da Mazzoleni e a Torino punta alla riqualificazione di intere aree. Non c’è alcun conflitto di interessi e non ci sono irregolarità, sia chiaro, ma, come denunciato da Andrea Russi capogruppo in Sala Rossa del Movimento 5 stelle, è una questione di opportunità.

"Senza chiarimenti andremo all'Anac"

“Se i chiarimenti non saranno soddisfacenti, valuteremo l’invio del fascicolo ad Anac e agli organi di controllo competenti”. Andrea Russi sulla questione è pronto a scomodare l'autorità nazionale anticorruzione, ma il primo round di questo braccio di ferro si giocherà in consiglio comunale dove è stata presentata un'interpellanza al sindaco. Lì qualcuno dovrà far luce su una questione che viaggia sull’asse Milano-Torino.

“Lo studio dell’architetto Paolo Mazzoleni avrebbe ricevuto incarichi da Go Fit per il progetto del Lido di Milano, mentre a Torino l’assessore Mazzoleni ha firmato atti che aprono alla stessa multinazionale importanti investimenti urbanistici. Se tutto ciò fosse confermato, saremmo di fronte a un evidente problema di opportunità istituzionale, con possibili profili di conflitto di interessi”, spiega il pentastellato.

I progetti torinesi

A far storcere il naso a Russi sono due importanti progetti di riqualificazione di altrettante aree torinesi: quello per la realizzazione di un polo sportivo al posto dell’ex Mercato dei fiori di via Perugia e quello per il rilancio delle arcate dell'ex Moi di via Giordano Bruno a Torino. Se nel primo caso la società Go Fit è coinvolta direttamente in quanto si occuperà della ristrutturazione della struttura, nel secondo caso invece la società ha presentato una manifestazione di interesse.

I vari passaggi. Lo scorso 19 maggio in consiglio comunale l’assessore Mazzoleni rispondendo a un’interpellanza del consigliere di Torino Bellissima, Pierlucio Firrao, aveva spiegato che era stata avanzata una manifestazione di interesse da parte di privati per la realizzazione di un centro sportivo nel blocco nord delle arcate dell’ex Moi. Il privato in questione è proprio Go Fit che ha presentato nell’aprile del 2023 una proposta esplorativa alla Città di Torino per la trasformazione di quell’area. La proposta di interesse fu inviata all’assessore Mazzoleni che rispose il 27 aprile dichiarando la disponibilità a valutare proposte di trasformazione. Altri contatti tra la città e GoFit ci furono anche nel 2024. È evidente che ogni discorso non potrà prescindere da un avviso pubblico. 

Un caso imbarazzante

Nessuna norma in ogni caso sarebbe stata violata da Mazzoleni, si tratterebbe però di una questione di opportunità politica. Un caso imbarazzante per l’assessore, per Stefano Lo Russo e per il Pd. E non è la prima volta. Da quando Mazzoleni è assessore a Torino sono quattro le inchieste della magistratura milanese che lo coinvolgono, l’ultima del marzo scorso.  

Le indagini riguardano progetti e autorizzazioni per costruire palazzi di grandi dimensioni, trattati come ristrutturazioni di edifici molto più piccoli. Le inchieste dunque non riguardano l’attività amministrativa di Mazzoleni, ma attività legate all’ambito della sua professione di architetto. L’ultima in ordine cronologico è stata aperta in relazione al progetto Lambrate Twin Palace, per il quale è accusato di falso, lottizzazione abusiva e abuso edilizio. Mazzoleni era già stato coinvolto in altre tre indagini su progetti immobiliari nel capoluogo lombardo, tra cui Hidden Garden e Scalo House.

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