ECONOMIA DOMESTICA

Tanti scontrini ma carrelli più leggeri. La Coop sei tu (e Dalle Rive)

I consumatori vanno più spesso al supermercato ma spendono di meno. A Stresa l'assemblea annuale di Novacoop, colosso con 65 punti vendita in Piemonte, 3 in Lombardia e circa 600mila soci. Riconfermato il presidente, al vertice dal 2007

Più scontrini battuti, spese più frequenti, ma carrelli un po’ meno pieni. È la fotografia che arriva dall’osservatorio di Nova Coop, che con i suoi 65 punti vendita in Piemonte e 3 in Lombardia e circa 600mila soci rappresenta uno spaccato significativo della grande distribuzione nel Nord-Ovest. Nella seconda settimana di giugno, gli scontrini emessi sono stati il 4,43% in più rispetto allo stesso periodo del 2023, un incremento superiore al +3,19% registrato nel 2024 e in linea con l’aumento osservato nel 2023 sull’anno precedente. Un ritorno alle abitudini del passato che, come sottolineano dalla cooperativa, comporta anche nuove sfide organizzative.

Se cresce la frequenza degli acquisti, cala invece – seppur leggermente – lo scontrino medio: “Si è modificato un po’ il modo di fare gli acquisti – ha spiegato Maura Latini, presidente di Coop Italia – Si acquista di meno e si va più volte dentro i negozi, e questo mette un po' sotto stress tutte le imprese della grande distribuzione”. Aumenta anche, seppur di poco, il ricorso alle promozioni che rappresentano ormai oltre il 20% del totale degli acquisti (22,62%). Nonostante il quadro complesso, Latini rileva che “il primo semestre ha registrato però a livello Italia degli andamenti positivi, che recuperano un po' di volumi”.

Lo scenario, incerto e complicato, ha fatto da sfondo alla 36esima Assemblea generale di Nova Coop, che si è svolta a Stresa (Verbano-Cusio-Ossola) alla presenza di 250 delegati. Qui Ernesto Dalle Rive, al vertice della cooperativa dal 2007, è stato riconfermato presidente per un nuovo mandato triennale. Con lui, Marco Gasparini è stato nominato vicepresidente vicario e Daniela Cerra vicepresidente. Rinnovato anche il Consiglio di amministrazione che conta 30 membri, con una perfetta parità di genere e l’ingresso di dieci nuovi consiglieri alla prima nomina.

I numeri del bilancio 2024 raccontano di un anno difficile ma gestito con solidità: vendite lorde della rete commerciale a quota 1 miliardo 209,4 milioni di euro (+1,24%), utile netto a 12 milioni e patrimonio netto cresciuto a 870 milioni 536 mila euro, con un incremento di oltre 18 milioni. La produzione consolidata di Gruppo si è attestata a 2 miliardi 327 milioni di euro. I delegati hanno approvato il bilancio consuntivo e quello consolidato con oltre il 95% dei voti favorevoli. Dalle Rive ha parlato di “un buon bilancio in un anno complesso” e di “un rafforzamento patrimoniale portato a 870 milioni”.

“La solidità della cooperativa è innegabile – ha rivendicato Dalle Rive – disponiamo di liquidità importante che possiamo mettere a disposizione di una nuova stagione di rafforzamento e sviluppo della nostra rete”. Un risultato ottenuto nonostante le difficoltà di un contesto che il presidente ha definito “di forte incertezza”, operando in “una delle regioni italiane più in difficoltà sotto il profilo della produzione della ricchezza”. Con una scelta precisa: “Nova Coop ha scelto con determinazione da che parte stare: quella dei consumatori, dei soci, delle persone, promuovendo politiche che ci ha visti assorbire quasi il 50% degli aumenti inflattivi che subivamo nelle nostre politiche di acquisto e sostenere la capacità di spesa dei nostri soci attivando politiche che hanno consentito loro oltre 126 milioni di risparmio”.

Non è mancato un accento sui temi più caldi dell’attualità. Dalle Rive, intervenendo anche come presidente di Ancc Coop, è tornato sulla questione del boicottaggio dei prodotti israeliani, dopo le polemiche seguite alle iniziative di alcune Coop locali. “Nella mia cooperativa posso avere soci a favore del boicottaggio, soci contrari, soci israeliani e soci arabo palestinesi. Io devo dare un servizio a tutti e devo metterli nelle condizioni di farli convergere su azioni positive. Il nostro compito è di essere ‘per’, e non ‘contro’”, ha detto. Ha poi ribadito: “Ieri la presidenza nazionale della nostra associazione ha ribadito in maniera ferma e chiara il concetto che il boicottaggio non è uno strumento delle imprese ma uno strumento a disposizione dei consumatori, e che noi come cooperazione dobbiamo essere impegnati in azioni positive, per costruire dei momenti di pace e degli atti concreti di solidarietà, per aiutare chi aiuta”. Sul caso, Dalle Rive ha definito “sproporzionata” la reazione della Comunità ebraica di Milano, sottolineando come “il sistema Coop nel suo insieme abbia ribadito l’assenza di qualsiasi volontà e naturalmente l’assenza di una cultura antisemita che assolutamente rifugge dai nostri valori e pronunciamenti”. E non è mancato un appello alle istituzioni: Dalle Rive ha rinnovato l’invito al governo “affinché si adoperi per la riapertura di corridoi umanitari verso la striscia di Gaza”.

Nova Coop guarda al futuro con prudenza: le previsioni per il 2025 indicano una contrazione dei consumi in un quadro segnato da incertezza. Ma la cooperativa si dice pronta a mettere in campo tutte le proprie risorse per affrontare la sfida.

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