Turismo, a Torino nel 2025 cresce l'occupazione alberghiera
13:36 Lunedì 30 Giugno 2025
Cresce l’occupazione alberghiera nella prima metà del 2025, anche se solo per pochi punti percentuale. L’occupazione media dei primi 180 giorni arriva dunque al 70% e viene consolidato il trend. È quanto emerge dai dati raccolti da Federalberghi Torino che sono stati presentati nel corso dell'annuale assemblea degli associati, dedicata quest'anno al tema della formazione e del lavoro. Torino consolida e rafforza così il proprio posizionamento sul mercato nazionale e internazionale del turismo, dando seguito all'exploit registrato nel 2023.
La criticità denunciata è legata alla carenza di profili professionali qualificati e da un mismatch tra domanda e offerta. In assenza di un'inversione di tendenza, tra il 2025 e il 2030, potrebbero mancare all'appello circa 5.000 dipendenti.
Il 2025 si è aperto con un gennaio migliore rispetto allo stesso mese del 2024 (+ 5% ca.), proseguendo poi con i mesi di febbraio e marzo in sostanziale pareggio mentre aprile ha fatto registrare un leggero calo, principalmente dovuto alla presenza dei tanti ponti festivi ravvicinati che hanno indotto i viaggiatori a scegliere l'uno o l'altro e, soprattutto, hanno frenato il turismo business infrasettimanale. Positivo anche il dato di maggio che supera il maggio 2024 anche se di poco (+ 2% ca.) e numeri incoraggianti anche per giugno che si avvia a chiudere con saldo positivo di qualche punto percentuale.
“Il turismo a Torino si conferma un asset strategico per lo sviluppo della città ea questo proposito, vista la crescita complessiva e l'incremento dei turisti stranieri abbiamo sottoposto agli enti locali una serie di modifiche normative di semplificazione per facilitare gli investimenti e migliorare i servizi al pubblico”, dichiara Fabio Borio , presidente di Federalberghi Torino, “fermo restando che un salto di qualità ulteriore potrebbe essere garantito soltanto dotando la città di un centro congressi all'avanguardia e con l'ammodernamento del polo fieristico. Torino sconta ancora i problemi strutturali del Paese e continua a essere penalizzato dal mismatch tra domanda e offerta di lavoro, i clienti sono sempre più informati ed esigenti e contestualmente cresce la necessità di poter contare su profili professionali qualificati che possono elevare la qualità del servizio offerto, dei quali però non disponiamo”.