SANITÀ MALATA

Curare i pazienti e... le auto.
Infermieri e anche meccanici 

All'Asl To4 i professionisti delle cure domiciliari devono occuparsi della manutenzione dei mezzi di servizio. La direzione annuncia un rapido cambio al sistema, ma nel frattempo si passa dal camice alla tuta. Nursind: "Basta con queste attività improprie"

Somministrare pastiglie a un paziente non è proprio come sostituire quelle dei freni, e cambiare una flebo è altra cosa rispetto a farlo con l’olio del motore. Eppure in Piemonte, precisamente all’Asl To4, da tempo gli infermieri che operano sul territorio e per svolgere l’attività domiciliare utilizzano le automobili di servizio, oltre che dei pazienti debbono prendersi cura pure degli automezzi.

“Manutenzione ordinaria e straordinaria” recita il regolamento - rivolto agli infermieri manco fossero autisti di bus - che l’attuale direzione generale dell’azienda in capo a Luigi Vercellino si è trovata in eredità, come una vecchia euro zero senza revisione, dal vertice precedente incarnato da Stefano Scarpetta poi promosso al Maggiore della Carità di Novara

Nuovo regolamento riparatore

I tempi della burocrazia anche in sanità sono quelli di un’utilitaria anni Sessanta. Così il nuovo regolamento riparatore pare sia in dirittura d’arrivo, ma nel frattempo si procede con gli infermieri modello Fregoli costretti a svestire il camice e indossare la tuta blu, e viceversa.

Sembra una storia impossibile. Invece quell’incombenza “ordinaria e straordinaria”, che va dal portare in autorimessa l’esausta e sferragliante Panda per sostituire le gomme prima che siano lisce come un cocomero, all’arrangiarsi se l’auto di servizio ha deciso di non offrirlo più rifiutandosi di partire, resiste a dispetto dell’assurdo. 

E, se già questo non bastasse, alla crescente penuria di professionisti alla faccia del potenziamento della medicina territoriale. Certo per garantirla, le automobili devono marciare in perfetta efficienza, ma se per assicurarla gli infermieri devono dedicare parte del loro orario a portare, e magari attendere, le macchine in officina, la strada imboccata sembra un vicolo cieco. 

Le ore dedicate alla manutenzione

Il sindacato di categoria (degli infermieri, non dei meccanici) Nursind ha fatto i conti e, come spiega Giuseppe Summa “solo per uno dei distretti dell’Asl parliamo di 140 ore annue, ovvero 17 giorni lavorativi impegnati dagli infermieri per la manutenzione delle automobili. Moltiplicando per i vari distretti territoriali si arriva a 85 giorni”, in cui chi deve occuparsi della salute di anziani e malati a domicilio è impegnato per curare filtri dell’aria e magari qualche botta alla carrozzeria.

“Una delle tante attività improprie, da segretari a tecnici, affidate non solo in questa azienda agli infermieri. È ora di finirla”, tuona Francesco Coppolella, segretario regionale di Nursind. Il vertice dell’Asl To4 spiega che il nuovo regolamento, ma soprattutto l’affidamento al personale adeguato e quasi certamente esterno, è quasi pronto. Solo da mettere a punto, si direbbe nel caso di un motore. 

E al direttore generale ancora va di lusso che in azienda non risultano biciclette di servizio. In quel caso, la manutenzione delle due ruote gli sarebbe toccata per indiscussa competenza, viste le sue performance da scalatore sui pedali.

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