500 motivi per sperare un po': Fiat riaccende Mirafiori (forse)
Gioele Urso 15:52 Venerdì 04 Luglio 2025È il giorno del ritorno a casa dello storico modello che uscirà dallo stabilimento a partire da novembre. L'annuncio di François, ceo del brand: "Promessa mantenuta". Giubilo della coppia Cirio-Lo Russo che freme per un nuovo selfie
Dopo anni di promesse, annunci, conferenze stampa e strette di mano istituzionali, qualcosa sembra finalmente muoversi tra i capannoni di Mirafiori, da tempo più silenziosi che sferragianti. Olivier François, Ceo del marchio Fiat e Global Cmo di Stellantis, ha ufficializzato il ritorno a casa della storica 500: una nuova versione ibrida che sarà prodotta proprio a Mirafiori. Un ritorno che, almeno sulla carta, ha il sapore di una ripartenza.
"Promessa mantenuta"
“Abbiamo detto che l’avremmo riportata a casa. Promessa mantenuta”, ha spiegato François, condendo il suo discorso con riferimenti a Marchionne, citazioni di Branduardi (“Si può fare”) e dichiarazioni a effetto (“Torino vuol dire Fiat, Fiat vuol dire Torino”). Un’autocelebrazione, che è anche una risposta diretta ad anni di pressioni sindacali, proteste operaie e richieste da parte delle istituzioni locali per evitare che Mirafiori diventasse un cimitero industriale.
La 500 ibrida sarà prodotta in tre varianti di carrozzeria - Berlina, 3+1 e Cabrio - con motorizzazione mild-hybrid FireFly 1.0L e cambio a 6 marce, interamente made in Italy. L’avvio della produzione è previsto per novembre, con le prime consegne a dicembre e l’ambizioso obiettivo di 5.000 unità entro fine anno. Ma il vero traguardo è per il 2026 quando Stellantis ha l’obiettivo di produrre 100.000 esemplari l’anno. A regime, ciò comporterà secondo l’azienda l’introduzione di un secondo turno produttivo e una progressiva riduzione della cassa integrazione.
Tutto molto bello. Ma basterà?
Basterà questo piano a rilanciare Mirafiori? Secondo il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, sì. O almeno, questo è un buon inizio. “È la concretizzazione dell’impegno assunto con il Paese. Il motto “dalle parole ai fatti” è la risposta migliore”, ha commentato il governatore che ha parlato di “130-140 mila unità annue”, includendo anche la 500 elettrica, e di un impatto occupazionale finalmente degno del nome Fiat.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo: “Oggi ci è stata presentata la fase di messa a terra della linea di produzione della 500 ibrida che mi sembra davvero un buon segnale”. L'anticipo della produzione che era stata annunciata per il 2026, alla fine del 2025 per il primo cittadino “è un segnale positivo”. Poi però occhio al sodo, visto che la parola d’ordine sembra essere pragmatismo, “Gli effetti occupazionali sono estremamente importanti per tante ragioni certamente il poter permettere il rientro dalla cassa integrazione”.
Anche i sindacati, con la Fim Cisl in testa, esprimono una cauta soddisfazione. “È un nostro risultato”, afferma Ferdinando Uliano, “ma bisogna fare di più. Le linee Maserati sono vuote. Quella parte va riempita”. Più diretto Gianni Mannori della Fiom: “Abbiamo ottenuto la 500, ma non ci fermiamo. Serve almeno un altro modello di larga produzione a Mirafiori”.
E mentre François si sbilancia già sul futuro - “Nel 2027, per i 70 anni della 500, torneremo all’elettrico con una versione da 20mila euro grazie a batterie made in Stellantis” - è inevitabile chiedersi se l’aria nuova annunciata sia solo profumo d’auto nuova o un vero cambio di passo.
La 500 pragmatica
Il prezzo della nuova 500 ibrida partirà da 17.000 euro, “molto vicino a quello della vecchia 500”, secondo François. E ci sarà anche una versione speciale Torino, con livrea gialloblù, omaggio alla città che ha dato i natali al Lingotto e oggi spera in un nuovo rinascimento industriale. Ma sarà sufficiente per risollevare un comparto che da troppo tempo sopravvive di cassa integrazione e retorica?
Intanto, le istituzioni si appuntano medaglie e Stellantis prepara il red carpet per novembre. Dopo aver sponsorizzato la festa di San Giovanni, ecco pronti a fare una passerella durante un altro evento torinese. La 500 infatti verrà presentata ufficialmente al Torino Film Festival. Un lancio "popolare", come la vettura, ma anche profondamente simbolico. Perché come ha detto lo stesso François: “Tutta la visione di Marchionne era il ruolo sociale della Fiat. Ora si apre il capitolo della 500 pragmatica”.