DIRITTI & ROVESCI

Carceri sovraffollate e roventi.
Piemonte ancora senza Garante

Dopo la fine del mandato di Mellano il Consiglio regionale non ha ancora nominato il successore. A quattro mesi dalla chiusura del bando nessun segnale da Palazzo Lascaris. Lettera aperta dei Radicali a Cirio e ai consiglieri. L'ombra di Delmastro sull'impasse?

Il caldo torrido, ormai, è più di un’emergenza nelle sovraffollate carceri italiane. In quello di Bollate sono stati superati i 40 gradi e l’Ordine degli avvocati milanese ha lanciato la campagna “Aria d'umanità”, iniziativa con la quale vengono donati i ventilatori agli istituti penitenziari della città.

In Piemonte, invece, faceva ancora freddo quando il consiglio regionale avrebbe dovuto nominare il nuovo garante dei detenuti dopo la fine del secondo mandato non rinnovabili di Bruno Mellano. Il 13 febbraio era stato pubblicato il bando, il 17 del mese successivo le numerose candidature erano state depositate, ma nulla a Palazzo Lascaris si è mosso.

Nessun passo da parte della maggioranza, nessun sollecito dalle opposizioni, almeno a quanto risulta dopo quattro mesi. “Eppure, tale nomina sarebbe di grande significato politico e di grande utilità pratica in un contesto carcerario, piemontese e in generale italiano, caratterizzato ogni giorno da violenze, suicidi, atti di autolesionismo, disperazione, le cui vittime non sono solo i detenuti bensì tutti coloro che vivono o lavorano in carcere, a partire dagli agenti di polizia penitenziaria”, osservano i coordinatori dell’associazione radicale Adelaida Aglietta nella lettera aperta indirizzata al presidente della Regione Alberto Cirio e ai consiglieri regionali.

Enea LombardozziSamuele Moccia e Giovanni Oteri nell’appello al vertice della Regione ricordano che “solo pochi giorni fa il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, proprio in occasione della festa del corpo di polizia penitenziaria, ha evidenziato per l’ennesima volta la necessità di interventi urgenti per attenuare il sovraffollamento carcerario. Esponenti politici molto lontani dal nostro sentire quali il presidente del Senato Ignazio La Russa e l’ex ministro Gianni Alemanno si sono espressi chiaramente a favore di un provvedimento di clemenza”. Ma ricordano pure a Cirio che “inaugurando la “Passeggiata Marco Pannella”, il 21 settembre 2024, si era impegnato pubblicamente a visitare le carceri di Torino. Gli chiediamo – scrivono i radicali – non solo di mantenere la promessa ma di andare oltre. Sarebbe quanto mai utile se potesse effettuare entro fine anno la visita di tutti gli istituti piemontesi, magari in compagnia sia del nuovo sia del vecchio Garante, per un prezioso passaggio di consegne”.

Prima, però, c’è da nominarlo il nuovo Garante, recuperando l’incomprensibile ritardo e magari fugando quelle voci che rimandano l’impasse all’influenza che il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro di Fratelli d’Italia avrebbe sul suo partito in Regione e magari pure sugli alleati in merito a questa nomina.  

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