OCCHIO ALLA TESTA

Sanità a pezzi. Alle Molinette cade un (altro) pannello del controsoffitto

Una lastra di cartongesso è crollata nella zona d'attesa delle barelle per gli esami radiografici nel Pronto Soccorso, fortunatamente sgombra. Ennesimo caso in una struttura che attende interventi di manutenzione straordinari. Tecnici e opposizioni insorgono

Un altro controsoffitto che cede. Un altro pezzo dell’ospedale Molinette che si stacca, simbolo ormai impietoso di una sanità piemontese che arranca tra annunci, piani straordinari mai decollati e la buona sorte che, per ora, continua a proteggere pazienti e personale. È accaduto ieri pomeriggio nella Radiologia del Pronto Soccorso della Città della Salute di Torino: un pannello di cartongesso del controsoffitto è crollato a terra, nella zona d’attesa delle barelle per gli esami radiografici. Fortuna ha voluto che in quel momento l’area fosse sgombra, evitando così conseguenze ben più gravi. Il ripristino è stato effettuato in serata.

Secondo quanto trapela, il cedimento sarebbe stato causato da un gocciolamento proveniente da uno dei tubi dell’acqua calda inseriti nella controsoffittatura, tubo corroso dalla clorazione necessaria a scongiurare la legionella. Un episodio contingente, si affrettano a precisare dall’azienda, e non strutturale. Una magra consolazione, che non placa l’indignazione di chi in quegli ambienti lavora ogni giorno.

L’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione di Torino, Aosta, Alessandria e Asti ha espresso «forte indignazione» per l’accaduto. “Non è la prima volta che si verificano crolli in ambienti ospedalieri della nostra città – denuncia il presidente Giuseppe Smeraldi –. È inaccettabile che luoghi dedicati alla cura si trasformino in potenziali fonti di pericolo. La sicurezza fisica di pazienti e operatori deve essere garantita quanto la qualità dell’assistenza”. L’Ordine chiede alla Direzione aziendale e alle istituzioni un piano straordinario di manutenzione e monitoraggio, “a tutela della sicurezza, della dignità professionale e del diritto alla salute”.

E come non ricordare quel 3 ottobre 2022, quando un altro controsoffitto sempre alle Molinette finì a terra, dando il via a una lunga scia di crolli tra Cto e Sant’Anna. Allora il presidente della Regione, Alberto Cirio, si affrettò a fare un sopralluogo, esibendo il “piano approvato ad agosto” per la verifica delle condizioni impiantistiche e strutturali della Città della Salute. Entro ottobre dello stesso anno – assicurava il governatore – sarebbe arrivato l’elenco degli interventi necessari. Tre anni dopo, il bilancio lo fa Daniele Valle, consigliere regionale Pd e vicepresidente della Commissione Sanità: “Utenti e lavoratori possono giovarsi di una nuova porta scorrevole d’ingresso (e pavimentazione dell’atrio), inaugurata in pompa magna”. Del resto – incluso il nuovo Pronto Soccorso promesso e considerato prioritario – nessuna traccia. “Passati gli annunci e le false inaugurazioni – incalza Valle – la realtà poi presenta il conto a chi pensa di governare senza produrre i fatti”.

Anche il Movimento 5 Stelle si unisce al coro di critiche: “Non si può sperare ogni volta nella buona sorte e nella fortuna, vista la frequenza con cui si stanno verificando questi episodi – avvertono la capogruppo a Palazzo Lascaris Sarah Disabato e i consiglieri Alberto Unia e Pasquale Coluccio –. Occorre mettere mano a un piano straordinario di manutenzioni che possa risolvere le principali criticità strutturali del presidio ospedaliero. La sicurezza nei luoghi di cura deve essere una priorità assoluta».

Parole, appelli, richieste che si sommano a quelle già sentite, mentre i pannelli continuano a cadere e la manutenzione straordinaria resta più nei comunicati che nei cantieri. E la sanità piemontese, tra una cerimonia e una promessa, resta appesa – letteralmente – a un controsoffitto.

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