Un ragioniere e un parquettista: nelle loro mani il turismo del Piemonte. Preoccupazione degli operatori
15:04 Giovedì 31 Luglio 2025Dopo Carlevaris alla guida dell'ente regionale di promozione turistica arriva Carletto, che non ha mai lavorato nel settore e ha il principale merito di essere vicino all'assessore Bongioanni, come gli altri membri del Cda. Anche il direttore Zanon vicino all'addio
Sulla carta viene raccontato come il nuovo oro del Piemonte, nei fatti il turismo evidentemente non gode di grande considerazione a livello regionale, almeno a giudicare il nuovo organigramma dell’agenzia che si occupa di promuoverlo. Il nuovo Cda di Visit Piemonte – insediatosi martedì scorso – non sembra spiccare quanto a professionalità: a sostituire il navigato Beppe Carlevaris in qualità di presidente è arrivato il monregalese Silvio Carletto, che in vita sua si è sempre occupato di tutt’altro. Anche l’attuale direttore generale, Alessandro Zanon, è in scadenza, e con la concreta possibilità che non venga rinnovato il rischio è che l’ente perda sempre più autorevolezza. Per questo gli operatori del settore sono preoccupati: è così che si punta sul turismo?
Il nuovo Cda
A guardare la composizione del vertice di Visit Piemonte sembra che si seguano più logiche di appartenenza politica che di merito. Terminato a giugno il mandato di Carlevaris, che nel mondo del turismo poteva vantare un’esperienza decennale, sia come imprenditore che come dirigente, a prendere il suo posto è stato un ragioniere commercialista come Carletto, molto vicino all’assessore all’agricoltura e al turismo Paolo Bongioanni ma a digiuno di esperienze in un settore sempre più centrale nell’economia piemontese. Stessa cosa si può dire degli altri membri del Cda, come Guido Bessone, anche lui cuneese (di Mondovì) e legato a Bongioanni, che possiede un’impresa di parquet in legno. Per non dire del maestro di musica Ciro Noto, sempre in orbita Fratelli d’Italia. Manca un piastrellista e siamo a posto. A completare la squadra e a dare una parvenza di know-how Micol Caramello e Barbara Sapino, designate rispettivamente dall'opposizione e da Ascom-Confcommercio ed entrambe guide turistiche di professione. Non abbastanza per mettere da parte lo scetticismo degli addetti ai lavori, che in attesa di vedere Carletto all’opera non possono non registrare un passo indietro.
Zanon vicino all’addio
Anche perché al momento l’unica figura di esperienza ai vertici di Visit Piemonte è quella di Alessandro Zanon, direttore generale dell’ente con uno stipendio annuale importante ma non stratosferico – 80 mila euro – con trent’anni di esperienza nel settore turistico alle spalle anche se non ai massimi livelli (era titolare di una agenzia di viaggi). In un ente che è ormai diventato un monocolore di FdI Bongioanni sembra non volersi accontentare, e sta pensando di sostituire Zanon, anche lui in scadenza, con una figura a lui vicina. E qui il timore degli operatori si fa concreto: sceglierà qualcuno davvero in grado di dirigere l’agenzia o si accontenterà di piazzare qualche suo fedelissimo senza arte né parte? Dopo essersi sentiti ripetere per anni che il turismo è il nuovo petrolio, si aspettano che arrivi qualcuno in grado di saperlo estrarre a dovere.



