BERLUSCONES

Conflitto grande come una casa. Zangrillo confessa in tv: "Anch'io faccio affitti brevi"

Il ministro ha ammesso di dare in locazione due alloggi a Roma. "In ogni caso, la norma nella legge di bilancio va eliminata o cambiata". Poi ricorda Berlusconi: "Per lui l'abitazione era un'espressione di libertà". Attacco a Landini che definisce un capopolo

Confessione in diretta televisiva. Sul tema degli affitti brevi il ministro Paolo Zangrillo, ospite a SkyTg24, ammette di avere “un piccolo conflitto di interessi”. Poi ribadisce la posizione di Forza Italia che ha ingaggiato una battaglia con la propria maggioranza per togliere dalla Legge di Bilancio l’aumento della cedolare secca sulle locazioni per finalità turistiche. “Berlusconi vedeva nella casa un’espressione di libertà”, ha chiosato.

Un ministro b&b

Anche io affitto un paio di appartamenti a Roma”. È questo il conflitto di interessi che Zangrillo, ministro della Pubblica amministrazione, ammette di avere in diretta dagli studi televisivi di Sky Tg 24. Nulla di mastodontico, ma trapela comunque un certo imbarazzo da parte dell’esponente di Forza Italia che però non si sottrae alla domanda della giornalista che gli chiede quale sia la sua posizione sullo scontro in atto all’interno del centrodestra sulla tassazione degli alloggi messi sul mercato con la formula dell’affitto breve.

La proposta del Governo al momento è di aumentare la cedolare secca sulle case date in affitto per finalità turistiche alzandola dal 21 al 26%. Un aumento che varrebbe per tutti gli immobili locati attraverso piattaforme o intermediari. Antonio Tajani, leader di Forza Italia, ha ribadito più volte di essere contrario e che il suo partito darà battaglia in aula per cambiare questa proposta. Posizione che è stata confermata anche da Zangrillo, reduce anche lui dagli Stati Generali della Casa che si sono tenuti sabato 25 ottobre a Torino.

“La casa per Forza Italia è nel suo dna, abbiamo iniziato a fare politica con Berlusconi che vedeva nella casa un’espressione di libertà. Il nostro impegno è a non aggiungere tasse alla casa”, ha spiegato, “Sul tema degli affitti brevi concordo dunque con la necessità di togliere quella tassa, e dunque nel percorso parlamentare auspico che ci sia la possibilità di cambiarla”.

Attacco a Landini

Chiamato a discutere della Legge di Bilancio e del lavoro svolto al ministero, Zangrillo ha avuto anche modo di lanciare una stoccata al segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, che ha definito un capopolo. Il sindacalista secondo il ministro della Pubblica amministrazione bloccherebbe i rinnovi dei contratti per interessi politici: “Penso che Landini abbia fatto il capopopolo e non il sindacalista, e che questa reiterata richiesta di rivolta sociale evidenzia una posizione che non è una posizione negoziale”, ha spiegato, “Ho colto nelle persone che stavano ai tavoli rappresentando la Cgil una sorta di difficoltà ed imbarazzo. Il capo ordina di non trattare e noi non possiamo trattare”.

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