Lancione (in) resta: torna in Confindustria
Davide Depascale 10:04 Mercoledì 29 Ottobre 2025L'ex ad di Gtt dopo essere stata scaricata dal sindaco Lo Russo, viene riaccolta a casa degli industriali, dove aveva già lavorato per sette anni all'inizio della sua carriera. Pronta a raccogliere il testimone del "pensionando" Balistreri al fianco del presidente Amalberto
Si torna sempre dove si è stati bene, se poi la prospettiva è quella di assumere un ruolo apicale, vi si fa ritorno ancora più volentieri. A qualche mese dall’addio a Gtt, la manager Serena Lancione torna all'associazione degli industriali, dove aveva già lavorato per sette anni, dal 2004 al 2010, prima di entrare nel gruppo Bus Company, fino a diventarne direttore generale nel 2019. Finita – non senza strascichi – l’esperienza al vertice della municipalizzata torinese dei trasporti, ora la sua ambizione è quella di scalare rapidamente i vertici di via Vela, per essere nominata da qui a breve direttore generale di Confindustria Piemonte: ruolo attualmente occupato da Paolo Balistreri, che però a fine anno andrà in pensione.
Ritorno di fiamma
Lancione, 47 anni, proprio in Confindustria ha iniziato la sua carriera lavorativa dopo la laurea in Giurisprudenza, con un impiego da funzionaria dell’area sindacale all’Unione Industriale di Torino. Ci rimane fino all’età di 32 anni, quando a dicembre del 2010 termina il suo incarico per passare alla direzione degli affari legali di Bus Company, dove cura le relazioni istituzionali del gruppo, per poi essere promossa a direttore generale a settembre 2019. Resterà alla guida della compagnia di traporti privata fino al 15 giugno 2022, giorno in cui il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, entrato in carica da meno di un anno, la nomina amministratore delegato di Gtt.
Al risparmio
Lancione arriva in un’azienda sommersa dai debiti, e per risollevarla decide di ricorrere alla soluzione più semplice e immediata: tagliare i costi, intaccando sensibilmente la qualità dei servizi. Tra le migliaia di corse saltate e gli innumerevoli guasti, il caso più eclatante resta quello delle scale mobili nella fermata della Metro Pozzo Strada, rimaste ferme per più di due anni e ripristinate solo nella tarda primavera di quest’anno. Di tutta risposta lei ha continuato a rivendicare i risultati patrimoniali, con l’azienda che ha chiuso in attivo il bilancio del 2024, dopo anni di rosso. Un’operazione di risanamento pagata però dai comuni cittadini, sempre più spazientiti dai continui disservizi. Le continue critiche alla sua gestione hanno contribuito al raffreddamento dei rapporti con l’amministrazione comunale, con Lo Russo che al termine dei tre anni di esercizio ha deciso di non rinnovarle il mandato, nominando al suo posto Guido Mulè.
La rivincita
Liquidata senza troppi ringraziamenti da Gtt, Lancione ha poi preteso che le venisse riconosciuto un ruolo dirigenziale, che le darebbe il diritto a una lauta buonuscita, ma nel frattempo non è rimasta con le mani in mano e a un mese dal suo addio alla municipalizzata è stata designata presidente della divisione Europa di Uitp, l’associazione internazionale del trasporto pubblico. Nel frattempo è tornata a lavorare in Confindustria, girando solo l'angolo per passare da via Fanti (quartier generale dell'Unione Industriali) a via Vela (sede di Confindustria Piemonte). Ma non si tratta affatto di un ripiego momentaneo: la manager torinese aspetta solo il pensionamento di Balistreri per prendere il suo posto.


