Manovra, nessun taglio ai Comuni. "Ma fare di più sulla sicurezza"
Stefano Rizzi 07:00 Giovedì 30 Ottobre 2025Il sindaco di Roma minaccia barricate contro la legge di bilancio. Bonelli e Fratoianni chiamano i sindaci in piazza. Canelli, primo cittadino di Novara e presidente di Ifel: "Per la prima volta nessuna penalizzazione", però servono maggiori risorse per i vigili
Pronto a salire sulle barricate “se il Governo nella manovra prova a fare tagli agli enti locali” s’è detto dal Pd il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Decisi a scendere in piazza, il prossimo 19 novembre per lo stesso motivo, sono i leader di Avs Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni alla testa di sindaci e consiglieri comunali “dicendo no ai tagli chiedendo risorse per garantire diritti e rispondere ai bisogni dei cittadini”.
Un fronte critico che si schiera con la forza della sinistra alla guida delle amministrazioni locali anche all’interno dell’Anci stessa, dove però emergono anche voci dissonanti che leggono lo spartito con numeri che non sono quelli di chi punta il dito contro Giancarlo Giorgetti. Di lui, Alessandro Canelli sindaco di Novara e presidente di Ifel, l’istituto per la finanza locale dell’Anci, è compagno di partito, “ma quando c’è da battere cassa io lo faccio e lo farò anche stavolta, ma sui tagli non si possono fare battaglie ideologiche senza guardare ai numeri”.
Parlano i numeri
Le cifre contenute nella manovra, per il primo cittadino novarese nel suo ruolo nazionale, “ci dicono che non ci sono nuovi tagli. Erano già stati fatti un paio di anni fa per circa 200 milioni di euro sul comparto dei Comuni e lo scorso anno era stato disposto un accantonamento sulla parte corrente dei bilanci per 130 milioni, che però non si tratta di un vero taglio”. Canelli ricorda, infatti, che “quei soldi, per la stragrande maggioranza dei Comuni che non sono in disavanzo, potranno essere utilizzati l’anno successivo per la parte in conto capitale. Insomma, è un accantonamento che sposta risorse dalla spesa corrente e consente di riutilizzarle in conto capitale”.
Allarme infondato
Allarmi del tutto infondati, quelli del sindaco di Roma e di molti suoi colleghi di sinistra, per un altro loro collega qual è Canelli, il quale va dritto sul punto e dice: “Premesso che tutti vogliono sempre di più e questo ci sta, ma il ministro dell’Economia due anni fa ha dovuto fare un piano strutturale di bilancio perché da Bruxelles gli è stata imposta la traiettoria per il rientro dal deficit. In più Giorgetti si trova un’eredità pesante come quella delle mancate entrate per i crediti di imposta del superbonus di Giuseppe Conte. Inevitabile dover fare di necessità virtù, ma – prosegue Canelli – verso i comuni è stato molto buono”.
A sostegno del giudizio sul titolare del Mef, l’uomo che si occupa della finanza locale all’interno dell’Anci ricorda che “a differenza del passato per la prima volta è stata riconosciuta la compartecipazione dello Stato alla perequazione, superando il limite di una solidarietà che avveniva solo tra i Comuni spostando risorse da enti con più capacità fiscale a quelli che ne avevano meno con un’iniezione di risorse statali che va da 56 milioni per l’anno in corso, 110 per il prossimo e fino a 310 entro cinque anni”. Canelli ricorda anche il fondo per i minori di circa 100 milioni lo scorso anno e “quest’anno parrebbe lo si voglia portare a 250”.
Dunque, allarmi del tutto strumentali quelli che arrivano dalla sinistra? “E’ evidente che tutti i Comuni abbiano bisogno i maggiori risorse, ma se si vuole essere oggettivi il trattamento che viene riservato dal Governo non è attaccabile. Ovviamente limitatamente a quello che è possibile fare nel rispetto delle richieste e delle regole imposte dall’Unione Europea”.
Battere cassa al Governo
Un quadro decisamente meno allarmante, quello tracciato da Canelli. Il quale, tuttavia, precisa che “tutto questo non significa che non andrò ancora a battere cassa al Governo. Lo farò eccome. Ci sono delle cose che andrebbero migliorate e l’auspicio è che ciò avvenga. Mi riferisco, per esempio alla spesa per investimenti dei piccoli Comuni, definanziata lo scorso anno meriterebbe uno sforzo per recuperare risorse”.
Altro tema, caro al suo partito, su cui il sindaco di Novara pone l’accento è quello della sicurezza. “Ecco, lì ci dovrebbe essere più attenzione. Sarebbe opportuna una norma che in deroga agli attuali limiti sulle assunzioni, potesse dare la possibilità di avere più vigili, per rafforzare i corpi di polizia municipale e garantire maggiore livelli di sicurezza ai cittadini”. L’appunto per Giorgetti, dal sindaco suo compagno di partito, è chiaro. Meno se si troveranno i soldi nella manovra.


