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Vannacci sbarca a Torino e punta Lo Russo sulla sicurezza 

Il generale è atteso a Torino giovedì mattina all'Educatorio della Provvidenza, "scortato" dai poliziotti del sindacato Fsp, dove colpirà il sindaco e l'amministrazione di centrosinistra sul suo tallone d'Achille: l'aumento dei crimini e il crescente disagio nelle periferie

Dopo aver diffuso il verbo attraverso i “Team” del Movimento Mondo al Contrario che continuano a spuntare come funghi in tutta la regione, adesso in Piemonte arriva direttamente lui. Il generale Roberto Vannacci nella mattinata di giovedì sarà a Torino, in un incontro sul tema della sicurezza, dove Torino – come confermano anche i dati diffusi oggi dal Viminale – si conferma maglia nera. L’ex parà della Folgore, oggi europarlamentare e vicesegretario della Lega, arriva in città scortato dalla polizia: non solo quella ai cancelli a proteggerlo da eventuali scontri e contestazioni, ma anche sul palco, dove a discutere con lui saranno i vertici locali e nazionali della Fsp, tra le principali sigle sindacali degli agenti della Polizia di Stato.

L’incontro

Appuntamento alle ore 9 di giovedì 6 novembre all’Educatorio della Provvidenza di Corso Trento per l’incontro promosso dall’Associazione per la legalità e la sicurezza sul lavoro e dalla stessa Fsp, che porterà tre suoi rappresentanti sul palco: Il segretario nazionale Valter Mazzetti, il segretario regionale Antonio Zullo e quello provinciale Luca Pantanella. Oltre a loro e a Vannacci, anche il giornalista Pietro Senaldi, vicedirettore di Libero, e il criminologo clinico Emilio Chiodo. Il titolo dell’incontro è piuttosto esplicativo: “L’impatto del disagio sociale delle periferie torinesi sul sistema sicurezza”. Un tema che costituisce il tallone d’Achille dell’amministrazione di centrosinistra guidata da Stefano Lo Russo, sul quale i suoi avversari battono il tasto, anche in ottica delle prossime elezioni comunali in programma tra poco più di un anno, nella primavera del 2027. E ora al coro si aggiunge il generale.

Il post

Ad annunciare il suo “sbarco” a Torino è stato lo stesso Vannacci, attraverso un post sulla sua pagina Facebook, dove rispolvera uno dei suoi principali cavalli di battaglia: il nesso indissolubile che lega l’immigrazione all’aumento dei crimini. “L’immigrazione selvaggia è sicuramente una delle cause principali dell'aumento della criminalità, della perdita della sicurezza negli spazi pubblici, del sovraccarico del sistema previdenziale, dell'aumento degli affitti e dell'emergere del terrorismo islamico”, si legge nel post. “Chi paga lo scotto dei porti aperti caldeggiati dalla sinistra – scrive il generale – sono le fasce più deboli della nostra società: i nostri poveri, i nostri anziani, i nostri percettori di pensione sociale, gli abitanti delle già disagiate periferie torinesi e dei sobborghi degli altri grandi centri urbani italiani”. Un messaggio al vetriolo nei confronti del Partito Democratico, che insieme ai suoi alleati governa il capoluogo sabaudo e le altre principali città italiane.

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