"Welfare Italia", si allargano divari tra Nord e Sud

Si allargano i divari nel Paese e aumenta la distanza tra le pubbliche amministrazioni nelle regioni mentre permangono le diseguaglianze rendendo così necessaria una "strategia nazionale". Il Welfare Italia Index 2025 riconosce la P.A di Trento come amministrazione territoriale con il punteggio più elevato con 83,8 punti, seguita da Bolzano (80,4 punti) e Friuli-Venezia Giulia (78,3 punti). Dal lato opposto del ranking, si posizionano la Campania (62,0 punti), la Basilicata (60,7 punti) e la Calabria (60,2 punti). Sono i dati che emergono all'interno del rapporto presentato al Welfare Italia Forum 2025 organizzato da Unipol. Nel 2020 il think thank ha messo a punto uno strumento di monitoraggio che prende in considerazione gli ambiti di politiche sociali, sanità, previdenza e formazione con l'obiettivo di identificare i punti di forza a livello regionale e le aree di criticità dove è necessario attuare una strategia. ). L'edizione 2025, rispetto ai dati 2024, segnala inoltre "una costante polarizzazione nella capacità di risposta del sistema di welfare delle Regioni italiane". Il divario tra Regione migliore e peggiore è infatti pari a 23,6 punti (in aumento di 1,9 punti rispetto all'edizione precedente E ci sono poi le diseguaglianze che permangono: il 23,1% della popolazione italiana risulta a rischio di povertà o esclusione sociale, uno dei valori più elevati in Ue. Il dato nazionale, si legge nel rapporto, nasconde "forti eterogeneità territoriali, in cui si registrano regioni con performance prossime ai migliori standard europei e aree in cui la quota di popolazione vulnerabile è superiore". "Queste asimmetrie riducono la mobilità sociale e frenano la piena valorizzazione del Capitale Umano del Paese, rafforzando l'urgenza di una Strategia nazionale che metta le persone al centro" auspica il rapporto. 

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