I conti in tasca ai parlamentari, nessun Paperone in Piemonte
Davide Depascale 16:52 Mercoledì 05 Novembre 2025Il più ricco è il forzista Pella con meno di 600 mila euro dichiarati nell'ultimo anno, seguito dal senatore di FdI Nastri. Iaria (M5s) l'unico a dichiarare meno di 90 mila euro, Appendino e Grimaldi tra i più "poveri". I ministri non spiccano, ma all'appello manca Crosetto
Nessun paperone, ma tra i parlamentari piemontesi c’è chi se la passa decisamente meglio di altri. Guardando le dichiarazioni patrimoniali dei deputati e senatori della regione tutti restano ampiamente sotto il milione di euro di reddito annuale: a guidare questa speciale classifica l’onorevole biellese – eletto con Forza Italia – Roberto Pella, che ha ricoperto anche la carica di presidente dell’Anci nel periodo di
“interregno” tra Decaro e Manfredi e nell’ultimo anno ha dichiarato compensi per 584 mila euro, frutto anche della sua attività di imprenditore del tessile. A seguire il senatore novarese di Fratelli d’Italia e questore di Palazzo Madama – nonché titolare di un’agenzia assicurativa – Gaetano Nastri, con 425 mila euro. Il più “povero”? Il pentastellato Iaria. Manca all’appello però il politico piemontese più importante: il ministro della Difesa Guido Crosetto, che non ricopre alcun incarico parlamentare. Si attende la pubblicazione del suo 730 per capire quanto aver lasciato la sua attività di lobbista delle imprese della difesa può aver inciso sul suo portafoglio.
I più ricchi
Subito dopo i già menzionati Pella e Nastri, il terzo parlamentare piemontese è il leghista Alberto Gusmeroli: nato a Varese ma cresciuto ad Arona (di cui è anche sindaco), è alla Camera dal 2018, affiancando all’attività di deputato quella di commercialista, e nell’ultimo anno ha dichiarato un reddito di 389 mila euro. Con 252 mila euro, il deputato del Partito democratico Mauro Laus, dirigente anche della cooperativa Rear, si aggiudica invece la palma di parlamentare più ricco dell’opposizione in Piemonte. Seguono appaiati due deputati di Fratelli d’Italia: l’avvocato astigiano Marcello Coppo e il segretario regionale Fabrizio Comba, che hanno dichiarato rispettivamente 212 e 210 mila euro. Poco più in basso il senatore leghista Giorgio Bergesio, con 204 mila euro, e la vicepresidente del Senato in quota Pd Anna Rossomando, che nell’ultimo anno ha dichiarato 203 mila euro. L’ultimo a dichiarare compensi superiori a 200 mila euro è un altro eletto tra le fila del Partito Democratico: il “filosofo dello sport” Mauro Berruto.
I più “poveri”
Sul fondo della classifica troviamo il deputato del Movimento 5 Stelle Antonino Iaria, il fu Beruschi grillino, che con i suoi 87 mila euro è l’unico a dichiarare un reddito inferiore a 90 mila euro. Seguono la deputata leghista Elena Maccanti e il senatore dem Andrea Giorgis, entrambi con un reddito che si aggira attorno ai 94 mila euro. Poco più su il senatore e vicepresidente di Italia Viva Enrico Borghi, con un compenso dichiarato di 96 mila euro, la senatrice 5s Elisa Pirro e l’onorevole leghista Andrea Giaccone (98 mila euro per entrambi) e il deputato di FdI Enzo Amich, braccio destro del “sindaco della sanità” Federico Riboldi, che nell’ultimo anno ha dichiarato 99 mila euro. Il suo collega di partito Lucio Malan lo segue a ruota, con 100 mila euro. Stessa cifra dichiarata dall’onorevole “pistolero” Emanuele Pozzolo, espulso da Fratelli d’Italia dopo lo “sparo di capodanno”, che gli è valso una condanna a un anno e tre mesi.
I big
Tra i redditi più bassi troviamo anche nomi altisonanti, che però traggono dall’attività politica l’unica loro fonte di reddito. È il caso dell’ex sindaca di Torino Chiara Appendino, fino a poco fa anche vicepresidente del M5s prima di dimettersi in polemica con la linea del leader Giuseppe Conte. La deputata pentastellata dichiara 98 mila euro, poco meno di un altro torinese, il vicecapogruppo di Avs alla Camera Marco Grimaldi, che nell’ultimo anno ha percepito consensi per 99 mila euro. Fa meglio l’ex sottosegretaria all’Università e pasionaria torinese di FdI Augusta Montaruli, con 111 mila euro. Il capogruppo leghista a Montecitorio e segretario regionale della Lega, l’alessandrino Riccardo Molinari, si posiziona poco più in alto, avendo dichiarato nell’ultimo anno 113 mila euro. Fa poco meglio di lui la vicepresidente del Pd Chiara Gribaudo, con 116 mila euro, mentre il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro si posiziona decisamente più in alto, dichiarando compensi per 142 mila euro.
I ministri
Il Piemonte può contare anche su tre ministri, ma uno di loro, il titolare della Difesa Guido Crosetto, non è parlamentare e la sua situazione patrimoniale relativa all’ultimo anno non è ancora stata resa nota. Il ministro della Pubblica Amministrazione – nonché segretario regionale di Forza Italia – Paolo Zangrillo, ha dichiarato un reddito di 100 mila euro, mentre il suo collega di partito e ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin fa meglio, con 138 mila euro.
Tutti gli altri
Completano la classifica, tutti con un reddito compreso tra 100 e 200 mila euro, la deputata di FdI Concetta Zurzolo (106 mila euro), la senatrice torinese (ma eletta in Emilia) di Italia Viva Silvia Fregolent e la deputata cuneese di FdI Monica Ciaburro (entrambe a 108 mila euro), il deputato del Pd Federico Fornaro (128 mila euro) e gli onorevoli leghisti Alessandro Benvenuto e Alessandro Giglio Vigna (rispettivamente 135 e 145 mila euro). Più in alto Daniela Ruffino, deputata e segretaria regionale di Azione (158 mila euro), mentre il forzista Roberto Rosso, detto anche “red patacca” per distinguerlo dal suo omonimo ex sottosegretario e vicepresidente della Regione, ha dichiarato 187 mila euro. Nessuna cifra da nababbo, ma nulla di cui potersi lamentare.


