Uniti per rilanciare le Terme

La nuova proprietà svizzera ha già fatto capire che il capitale risparmiato per l’acquisto sarà tramutato in maggiori investimenti e ciò significa che con sette milioni in più ci sarà maggior lavoro anche per le aziende locali

E ora si tornerà a operare. Le Terme di Acqui sono svizzere. Ad aggiudicarsi l’81,19% delle quote della società, è stato il gruppo svizzero South Marine Real Estate dell’imprenditore Gian Lorenzo Binaghi, lo stesso che aveva vinto la prima gara poi annullata. Ridotta la base d’asta dai precedenti 15 milioni a 12,5, oggi all’apertura delle offerte la più alta risultata quella del gruppo svizzero: 9,5 milioni. Certamente ad una cifra minore rispetto alla precedente, ma ritengo che tutto sommato, pur dispiacendomi per la Regione, sia un grande vantaggio per la città.
 
La nuova proprietà di Terme ha già fatto capire che il capitale risparmiato per l’acquisto sarà tramutato in maggiori investimenti e ciò significa che con sette milioni in più ci sarà maggior lavoro anche per le aziende locali, per i nostri muratori, idraulici, elettricisti ecc., insomma prevedo che, come per i tempi in cui si è rifatta la Pisterna e ristrutturato il Grand Hotel Nuove Terme, per Acqui ci sia un nuovo periodo di prosperità per la città! Aspettiamo la firma dell’atto di cessione, poi la visione è quella di unire le forze e finalizzare un nuovo progetto sociale, di collaborazione e tornare a far emergere Terme e città come negli anni 50. Unico dispiacere è stata l’offerta del diretto concorrente, arenatasi a due milioni di euro, ovvero il valore di 4 o 5 alloggi nuovi che normalmente vende in città!
 
Sono inoltre un po’ scandalizzato che, da notizie di stampa, il sindaco abbia richiesto perentoriamente il piano industriale, due i motivi, il sindaco certamente sa che i vincitori del bando non sono ancora ufficialmente i proprietari, si dovrà fare ancora un’assemblea di FinPiemonte Partecipazione, ci vorrà l’approvazione della Regione Piemonte, la rinuncia da parte dei soci aventi diritto e di seguito la firma del contratto… forse ha sofferto questo finale!! Inoltre non mi risulta sia stato cosi solerte, nonostante il notevole sostegno dato all’impresa locale, nel richiedere alla stessa il loro ipotizzato piano di sviluppo. Sono certo che, pur nelle difficoltà, le forze sane della città sapranno cogliere l’occasione propizia e insieme si faranno grandi cose.
 
*Bernardino Bosio, ex sindaco di Acqui

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