Il giudizio (inappellabile) degli elettori

Il centrodestra avrà qualche consigliere comunale, ma nella sostanza è stato messo fuori gioco dai torinesi che sono andati a votare. Solo il M5s può tenere testa al Pd di Fassino

Dopo il primo turno delle elezioni amministrative sembra che nessuno sia molto preoccupato dell'astensione dal voto di tanti cittadini.  Ma non basta.  Nonostante le “legnate” certi personaggi hanno ancora il coraggio di farsi vedere in Tv e sui giornali. Salvini e Meloni, che dovevano “sfondare” nelle cabine elettorali, a Torino hanno raggiunto l’8%, e nel ballottaggio non sanno più chi votare.

Risultato?  Nei prossimi 15 giorni ci sarà il solito mercato delle vacche prima del voto finale, mentre Lega Nord e Fratelli d’Italia si leccheranno le ferite, e a Torino rischiano di scomparire dallo scenario politico. Potranno avere qualche consigliere comunale, ma nella sostanza sono stati messi fuori gioco dai torinesi che sono andati a votare.

In questo momento solo il M5s può tenere testa al Pd di Fassino, anche se la città da loro amministrata è finita molto in basso sul tema lavoro e occupazione. Anche in questo caso si comprende che a votare sono andati gli elettori che in modo diretto (o indiretto) credono nelle “favole” del Pd e suoi  personaggi. Basta girare le periferie per capire il disastro in cui è finita la città di Gianduja!

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