Chi lascia il posto a Silvio?

Esco di rado dai confini delle nostre miserie e politiche locali ma leggo con interesse della riabilitazione di Silvio Berlusconi a poter essere rieletto nel Parlamento italiano da luglio di quest’anno e una mia riflessione a riguardo “mi scappa”. Molti sono stati i “miracolati” biellesi dalla improvvisa discesa in campo politico di Silvio Berlusconi nel 1994, primo tra i tanti il biellese Gilberto Pichetto che, tra i segretari regionali forzisti, pare essere l’unico a dare del tu a Silvio Berlusconi. Pichetto è asceso dal consiglio comunale di Biella, ad assessore a senatore, a consigliere regionale, a potente assessore regionale e ora nuovamente a senatore, insomma un meteorite politico a rate quinquennali, abilissimo a non schiantarsi mai al suolo ma sempre sulla poltrona giusta, quella fornita da Forza Italia.

Di lungo corso anche l’esperienza da forzista del neo deputato Roberto Pella, un berlusconiano di ferro e phon che i detrattori descrivono come l’uomo dal capello perfetto ma è pure sindaco di Valdengo. Di lui si ricorda la recente ascesa mattutina in una alba gelida e nevosa del 5 marzo us fino a Oropa (rimane ancora misterioso il punto di partenza a piedi), con mocassino scamosciato modello Ibiza e ipad da selfie sottobraccio per ringraziare pubblicamente chi lo ha voluto in Parlamento, nell’ordine: Silvio Berlusconi e la Beata Vergine d’Oropa.

La legge prevede che un deputato si possa dimettere dal proprio collegio ed entro 60 giorni ci sarebbero elezioni suppletive solo in quel collegio dando la possibilità di rientro in Parlamento a Silvio Berlusconi in pompa magna. Il biellese è, ad oggi, un collegio sicuro per il centrodestra. Sono convinto che vi sarà una gara di nobiltà politica e core grato a chi si dimetterà prima da parlamentare tra i nostri neo eletti Gilberto Pichetto o Roberto Pella, per far posto al loro mentore Berlusconi. Solo così noi biellesi capiremo se è amore  per la causa e per un Berlusconi senza cause, o solo per la poltrona in Parlamento. 

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