Caro Sergio, eccoci!

Sergio Chiamparino, in accordo con i partiti che costituiscono la maggioranza piemontese e soprattutto il PD, ha convocato gli stati generali del centrosinistra piemontese per il 15 giugno. In un'intervista, ha però aggiunto una richiesta che suona come un appello: “Le nuove generazioni si facciano avanti”. 
 
Ci siamo sentiti chiamati in causa. Eccoci, dunque. Siamo pronti. 
 
Alcuni di noi ci sono da anni. Altri di noi si sono affacciati all'impegno politico più recentemente. Altri ancora si sono ritirati per un po' di tempo, un po' per la dinamica di vita, un po' perché non sempre c'è stato lo spazio per un impegno che fosse gratificante.
Noi “nativi democratici”, generazione liquida, cresciuti nel Partito Democratico, che tentiamo di coniugare l’impegno politico con carriere professionali precarie. Noi, che faticosamente rivendichiamo indipendenza e libertà, in una comunità politica dove spesso contano più le etichette delle idee: una comunità nella quale, se dimostri capacità di aggregare e allargare il consenso, rischi che qualcuno ti guardi come un avversario interno. 
 
Abbiamo visto decine di nostri coetanei farsi legittimamente convincere dalla forza attrattiva dei populismi, che vendono soluzioni facili a questioni complicate. Quei populismi hanno saputo interpretare una società spaccata, le élite da una parte e il popolo dall’altra. E in questa narrazione siamo stati percepiti vicini alle prime e avversari dei secondi. 
Hanno saputo porre questioni soverchiando la nostra responsabilità: l’Europa dei popoli contro quella delle burocrazie, la flessibilità del lavoro confusa con la precarietà, i titoli di studio che non corrispondono alla retribuzione.
 
Mentre facevano questo, hanno lasciato credere che il peggior nemico dell'italiano sia lo straniero; che i territori possono stare meglio solo se si chiudono in sé stessi; che le minoranze linguistiche e di orientamento sessuale sono un problema; che le istituzioni non servono a nulla; che la formazione politica è uno spreco di tempo; che i migranti che vivono nelle baraccopoli, prestando manodopera quasi gratuita nei campi del nostro Mezzogiorno, stanno vivendo una “pacchia”.
 
Non possiamo accettare questo oscuro ritorno all'indietro. Non ci basta però essere quelli che richiamano alla complessità della realtà, che lottano contro le semplificazioni, che si assumono le responsabilità. Né il PD può accontentarsi di predicare un cambiamento senza contenuti e direzione. O, peggio, continuare a contrapporre chi, al suo interno, desidera interpretare la scommessa delle innovazioni e delle opportunità e chi, invece, richiama alla necessità di proteggere le fasce più deboli e di lottare contro la diseguaglianza.
 
Dobbiamo essere quella forza che vuole più giustizia e più opportunità. Più uguaglianza e più innovazione. Più protezione e più efficienza. Le disuguaglianze che creano rancore sociale, sofferenza diffusa, linee di frattura all'interno delle nostre città, lo svuotamento delle nostre campagne sono problemi che non vanno accettati: vanno combattuti. Nessuna efficienza senza giustizia, nessuna libertà senza equità: questo è il grande insegnamento delle culture politiche del Novecento che è nostro compito recuperare. Sarà questo il dovere della politica di domani. Basta avventure stupefacenti, frasi a effetto, improbabili marchi. Il futuro per cui vogliamo batterci è una società aperta, solidale, giusta: niente di più, niente di meno.
 
Troviamoci dunque, per parlare dell'Europa, del Paese e del Piemonte per cui vogliamo impegnarci.
Ecco alcuni primi spunti su cui vorremmo discutere, nel forum del centrosinistra del 15 giugno e con chi si candiderà a guidare la Regione.
 
Tanto in questi anni è stato fatto per evitare il tracollo finanziario della Regione e per impostare alcune importanti politiche. Lo vogliamo riconoscere e siamo grati a Sergio Chiamparino, al vicepresidente Aldo Reschigna e a tutti gli assessori per lo sforzo fatto. Ora però, pensiamo che sia arrivato il tempo di dire la nostra.
 
Paolo Furia
Michele Miravalle
 
Alice Arena (TO)
Giacomo Baldino (AT)
Greta Cogotti (BI)
Nicolò D'Oria (BI)
Gabriele De Gasperin (BI)
Francesco Di Salvo (AL)
Riccardo Fassone (AT)
Claudio Ferrentino (TO)
Andrea Giarrizzo (AT)
Chiara Gaiola (TO)
Rebecca Ghio (CN)
Enzo Lavolta (TO)
Michele Lia (NO)
Lorenzo Manuguerra (TO)
Natascia Molino (TO)
Luca Nobili (BI)
Andrea Pacella
Enrico Panirossi (AT)
Elena Piastra (TO)
Alessandro Pirisi (NO)
Simone Priola (CN)
Riccardo Ruffinelli (BI)
Francesca Salivotti (BI)
Federica Sanna (TO)
Filippo Valbuzzi (NO)
Daniele Volpatto (TO)
Luca Zecchi (TO)
 
… to be continued...

print_icon