Circoscrizioni, baluardo di democrazia

Sono paragonabili a piccoli Comuni e rappresentano istituzioni di prossimità, secondo i principi del decentramento e della partecipazione. Appello ai parlamentari

Il Decreto Legge n. 201 del 6 dicembre 2011 “Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici”, all’art. 23, comma 22, prevede che “La titolarità di qualsiasi carica, ufficio o ufficio o organo di natura elettiva di un ente territoriale non previsto dalla Costituzione è a titolo esclusivamente onorifico e non può essere fonte di alcuna forma di remunerazione, indennità o gettone di presenza”. La Costituzione, all’art. 114, elenca quali Enti i Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni. Da una lettura delle disposizioni sopra citate, non è chiaro se a partire dall’entrata in vigore del decreto legge non possano essere più erogati ai Presidenti ed ai consiglieri delle Circoscrizioni i gettoni di presenza attualmente previsti, in quanto non elencate tra gli Enti territoriali previsti dalla Costituzione.

Già in passato era stata approvata una norma che aboliva le indennità ai consiglieri circoscrizionali, successivamente interpretata nel senso che, sebbene l’iter di costituzione della Città Metropolitana non era stato ancora avviato né da Torino né da altri comuni, l’Area Metropolitana di Torino era tra quelle individuate dall’art. 23 della L. 42/2009. Tale tesi era stata anche avvalorata da parte del Governo, con un ordine del giorno di interpretazione del significato e dell’ambito applicativo della norma, nel senso che per Città Metropolitane si intendono i comuni capoluogo di Regione come individuati negli articoli 23 e 24 della legge n. 42 del 2009, che abbiano più di 250.000 abitanti, come confermato nel Decreto Legge cosiddetto “Milleproroghe” numero 225 del 29 dicembre 2010, convertito in legge 26 febbraio 2011 numero10, articolo 2, comma 9-ter.  

Ciò posto è bene ricordare che le Circoscrizioni Torinesi sono territori paragonabili a piccoli Comuni, con una media di circa centomila abitanti, e rappresentano istituzioni di prossimità, secondo i principi del decentramento e della partecipazione sanciti dalla Costituzione della Repubblica e accolti dallo Statuto della Regione Piemonte e dallo Statuto del Comune di Torino.
Sulla base del principio di sussidiarietà le Circoscrizioni non si configurano come meri “enti di rappresentanza”, ma promuovono e gestiscono la partecipazione e la consultazione dei cittadini nei processi decisionali e di trasformazione della città, e, soprattutto svolgono funzioni di indirizzo, programmazione, promozione e gestione dei servizi di base, quelli che incidono direttamente sulla qualità della vita dei cittadini, sul welfare diffuso, particolarmente in momenti di sofferenza economica come quello che stiamo vivendo.


In una condizione in cui la programmazione dei servizi da parte degli enti locali viene resa sempre più difficoltosa dall’incertezza dell’entità delle risorse disponibili,  il ruolo delle istituzioni di prossimità, in una prospettiva metropolitana complessa e variegata come quella torinese, garantisce la coesione e la tenuta sociale, consente di fare sinergia tra i vari livelli istituzionali, assicurando la maggiore aderenza possibile alle reali esigenze dei territori e l’ottimizzazione delle risorse e dei servizi. Il ruolo di Presidente di Circoscrizione e quello dei Consiglieri è un ruolo istituzionale, non onorifico, richiede competenze e professionalità e molte ore di lavoro. Attualmente per i Presidenti è prevista una indennità di carica che consente di poter svolgere questa funzione complessa in aspettativa dalla propria attività lavorativa. La cancellazione di tale indennità non permetterà più di svolgere tale funzione (a meno che non si abbiano delle rendite economiche indipendenti dall’attività lavorativa).
Inoltre l’eliminazione di qualsiasi forma di remunerazione per gli eletti nelle Circoscrizioni costituisce una forma di reale disparità e discriminazione rispetto a tutti gli altri eletti nelle istituzioni locali (Comune, Provincia, Regione).


Si fa dunque appello ai Parlamentari Piemontesi affinché si proponga un emendamento al Decreto Legge in corso di conversione che assimili esplicitamente alle città metropolitane i Comuni capoluogo di Regione, così come individuati negli articoli 23 e 24 della legge n. 42 del 2009, che abbiano più di 250.000 abitanti, come confermato nel Decreto Legge cosiddetto “Milleproroghe” numero 225 del 29 dicembre 2010, convertito in legge 26 febbraio 2011 numero10, articolo 2, comma 9-ter.   individuandone le Circoscrizioni come parti integranti, in modo che le medesime vengano assimilate a organi previsti dalla Costituzione e pertanto non ricadenti nelle disposizioni previste dal comma 22, art 23 del Decreto Legge n. 201 del 6 dicembre 2011.

 

Nadia Conticelli (Coordinatrice Presidenti e Presidente  Circoscrizione 6), Massimo Guerrini (Pres. Circoscrizione 1), Antonio Punzurudu (Circoscrizione 2), Daniele Valle (Circoscrizione 3), Claudio Cerrato (Circoscrizione 4), Paola Bragantini (Circoscrizione 5), Emanuele Durante (Circoscrizione 7), Mario Cornelio Levi (Circoscrizione 8), Giovanni Pagliero (Circoscrizione 9), Marco Novello (Circoscrizione 10)

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