Le prese in giro di Chiamparino

Ancora non mi sono abituato! di fronte a certe dichiarazioni del presidente della regione Piemonte Chiamparino, non riesco proprio a non stupirmi.

E’ di ieri l’incontro con alcuni amministratori e stakeholders territoriali a Verbania, incontro nel quale sarebbe emersa la volontà di aiutare i territori della provincia azzurra con il finanziamento di alcune piste sciistiche piuttosto che di piste ciclabili.

Eh sì, per il presidente bastano queste poche promesse (peraltro irrealizzabili dati i pochi mesi mancanti alla fine delle legislatura) per sedare ogni malcontento in una provincia che il 21 ottobre si dovrà esprimere sul rimanere in Piemonte o passare in Lombardia.

Non una parola, ovviamente sull’ospedale unico che la giunta torinese “vorrebbe” realizzare ad Ornavasso (un’altra bugia – mancano i finanziamenti), sulla medicina territoriale inesistente, sui canoni idrici che vengono incamerati dalla Regione senza alcun riconoscimento per il Vco.

Ovviamente, per tutto quello che non è stato fatto, la responsabilità è di altri, magari degli amministratori di centro destra che non collaborano sul territorio.

Un’ultima nota di colore è poi quella delle legge elettorale, che Chiamparino vorrebbe cambiare a 6 mesi dalle elezioni, addirittura proponendo un rappresentante in consiglio regionale per ogni provincia piemontese, riferendosi proprio al fatto che il VCO deve essere rappresentato.

Ma lo sa che è già così? Il consigliere eletto, nell’attuale legislatura c’è ed è proprio il suo vice Reschigna!

Cambiare la legge elettorale, peraltro neanche conosciuta dal presidente, non può rappresentare una priorità per nessuno, se non per lui, che spera di limitare le perdite delle prossime elezioni (magari cercando di “far correre” un numero maggiore di aspiranti consiglieri senza alcuna possibilità di essere eletti) cambiando le regole. Dice che può farlo in 15 giorni (ma guarda un po') quando non ne ha sentito il bisogno (ovviamente non conosceva i sondaggi recenti) negli ultimi 4 anni e mezzo.

Per fare ciò il buon Chiamparino, se mai ci riuscirà, dovrà bloccare i lavori del consiglio regionale  almeno per il prossimo mese, evitando così la discussione di altri ben più utili  provvedimenti parcheggiati nelle varie commissioni, provvedimenti che ad oggi ammontano a quasi 300. Nella prima commissione, quella in cui dovrebbe essere analizzata la legge elettorale, ve ne sono ben 119 prima, che “giustamente” andrebbero saltati a piè pari !

Eh sì, è proprio così… Chiamparino non riesce proprio a non stupirmi!

*Giuseppe Policaro, Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia

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