Ripartiamo dal basso

Caro Direttore,
certi processi sociali non possono essere invertiti, condotti alla rovescia, pena la distruzione stessa del sistema. I populisti, persone al presente con scarse risorse capacitive, non possono accedere direttamente all'apice di una macchina complessa quale è uno Stato. È come affidare la guida di un transatlantico da crociera ad un bambino capriccioso. La rivendicazione, non solo delle parti sociali meno dotate bensì di ognuno, di ogni cittadino, ad essere parte attiva di uno Stato, è certo più che legittima. Ma non si può passare da zero a mille, spalancando i massimi livelli a degli incompetenti. Necessita, al contrario, aprire le porte dell'edificio statale e pubblico in generale ad una partecipazione ben organizzata: in cui si parta dai piani bassi, ascendendo anno dopo anno, per risultati conseguiti, ai livelli più elevati.

Comprendo bene che le mie continue perorazioni in favore di uno Stato Democratico (in cui ogni pubblico impiego, quindi potere, sia assegnato con mandato rigorosamente temporaneo per permettere una partecipazione concreta e diffusa alla Res Publica) siano sembrate utopistiche e velleitarie. Ma se le spettabili Vostre Signorie, della cultura, dell'informazione, della riflessione, non iniziano, per proprio conto, autonomamente, in fretta e con gran decisione, di continuo, ad invocare l'assunzione a tempo determinato nei Pubblici Impieghi tutti, possiamo, potete dire addio ad ogni speranza che le umane società procedano con buon andamento verso buone destinazioni.

Ormai possiamo attenderci che fenomeni, anche peggiori del presente populismo, sorgano ovunque, con quali esiti si può immaginare. Ed allora perché non vi decidete a fare quel passo che finora avete negato al vostro popolo, al vostro Paese, alla Terra intera, avviando non una mera inconcludente riflessione ma propriamente un deciso cambio di percorso culturale, etico e politico? Populisti sempre più numerosi continuano a mirare solo ai pochi posti di potere politico quando di posti di potere pubblico ce ne sono a bizzeffe, la maggior parte dei quali possono essere occupati senza il pericolo di grandi e rozzi sommovimenti. Spalanchiamo le porte del Pubblico Impiego ai populisti ed ai cittadini tutti, non continuiamo a mostrar loro solo gli ambienti del Potere Legislativo. Mostriamo invece come cambiare in meglio partendo dal basso.

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