Diritti, non solo sussidi

Il nostro Paese ha assolutamente bisogno di affrontare le diseguaglianze sociali che si sono create lungo la crisi dell’ultimo decennio, ma queste profonde diversità  richiedono risposte strutturali e non già elettoralistiche. Occorrerebbe, ad esempio, distinguere tra le politiche per l’assistenza (finalizzate a neutralizzare la povertà) e le politiche per il lavoro (finalizzate a creare nuova occupazione). Queste ultime richiedono investimenti per accrescere le opportunità occupazionali (ed una cultura del lavoro come fonte della dignità personale), non già sussidi che producono un effetto opposto. La visione elettoralistica della politica non vede discontinuità tra la campagna elettorale e l’azione di governo. Per essa, è prioritario soddisfare gli interessi dei propri elettori piuttosto che quelli dell’intero Paese. Non basta il dialogo, se non si rovescia la prospettiva, trovando risposte specifiche all’interno di un obiettivo generale. Se un Paese non cresce tutti ne pagheranno le conseguenze.

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