Manital gioca sulla pelle dei lavoratori

Scriviamo per portare alla conoscenza la situazione che stanno vivendo i lavoratori occupati presso il consorzio Manitalidea, con sede ad Ivrea. Manital è un consorzio che lavora con appalti pubblici e privati su tutto il territorio nazionale. 

Martedì 11 giugno è stato effettuato un presidio di 150 persone davanti alla Prefettura di Torino per una procedura di raffreddamento. La richiesta, a fronte della situazione dei mancati pagamenti delle retribuzioni di aprile e maggio, entrambe scadute, da parte della società Manitalidea e consorziate (Euralba e Mr. Job). Gli appalti coinvolti sono: Fca spa, Fpt spa, Alutek spa, Telecom, Iveco, Inps, Inail, Guardia di Finanza, agenzia del Demanio Piemonte e Valle d'Aosta, Equitalia, e Trenitalia, Aci di Asti, e altri comuni della provincia interessati (Nichelino, Città metropolitana, Pianezza, Asti, Alpignano).

Dopo tre ore di attesa, dalle 9 alle 12, i lavoratori hanno incontrato  i dirigenti di categoria delle organizzazioni sindacali  Cgil filcams, Cisl Fisascat e Uil Trasporti, i quali hanno comunicato ciò che è stato riferito e siglato in sede di conciliazione il pagamento immediato del 50 per cento della mensilità di aprile ai 110 dipendenti impegnati presso la Telecom di Torino e provincia. 

Nell'apprendere quanto è stato comunicato, i lavoratori interessati non hanno accettato l'accordo, in quanto ritenuto ridicolo e indegno, perché la maggior parte di loro ha un contratto part time al 50 % che non  supera le 20 ore settimanali. Già fanno fatica a vivere con una retribuzione così bassa. In più hanno dovuto aspettare 2 mesi per ricevere i soldi, e per giunta, viene loro  comunicato che dovranno accontentarsi solo della metà dello stipendio.

Alle rimostranze, seguite da insulti e lancio di monetine verso gli stessi dirigenti dei sindacati confederali di Cgil, Cisl e Uil, gli stessi smentivano subito dopo lo stesso accordo appena siglato davanti al Prefetto di Torino e ai rappresentanti della Manital. Nonostante il disaccordo degli stessi lavoratori coinvolti dei cantieri di Telecom, oggi hanno ricevuto il parziale accredito già annunciato del 50 per cento della mensilità di aprile, mentre il restante 50 per cento è ancora da definire, come la mensilità di maggio, della quale non hanno avuto nessuna risposta in merito.

Si presume che l'accordo fosse stato già programmato in precedenza, senza il consenso dei lavoratori, visto la celerità dell'accredito. I lavoratori di Telecom, da oggi stanno scioperando davanti alla sede.

Stessa sorte è toccata  ai lavoratori dei cantieri di Fca e Iveco, che sono circa 700: aspettavano per il giorno 10 giugno la mensilità di maggio. Gli stessi sono da giorni impegnati in uno sciopero che va avanti ad oltranza, davanti all'ingresso 7 di Fca, finché non otterranno risposte certe. 

La situazione va avanti da diverso tempo. Questa azienda paga le retribuzioni in ritardo, senza darne preavviso, o eventuali motivazioni. Mentre la committenza Fca risulta regolare nei pagamenti delle fatture, come dichiarato. È stato comunicato che in giornata è in atto un incontro con le segreterie  nazionali al MiSE, per definire la situazione. La Manital durante tale incontro ha dichiarato di non avere liquidità. Per quanto riguarda l'appalto in Fca, durante il presidio, ci sono state diverse voci riguardo un'intenzione da parte di Manital di cedere i crediti retributivi e contributivi dei lavoratori ad una società finanziaria esterna. Questa "manovra", toglierebbe qualsiasi responsabilità solidale della committenza Fca, in quanto garante dei pagamenti. In caso di un'eventuale sparizione da parte dell'azienda appaltatrice, i lavoratori perderebbero le relative spettanze e il Tfr.

Noi non comprendiamo come la Manitalidea  possa “giocare” in modo  sporco con le retribuzioni dei dipendenti mettendo a repentaglio la stessa vita futura e dei loro figli. Noi lavoratori siamo fortemente preoccupati della gestione futura che vorrà mettere in atto questa azienda.

*Maria Spiotti, in nome dei lavoratori della Manital

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