Il Sud e la politica connivente

Non entro nel merito del discorso programmatico del Presidente Giuseppe Conte, mi limito a rilevare come il tema “sostanziosi e fondamentali aiuti al Sud Italia e particolare attenzione ad esso”, sia parte importante del suo discorso. Riprendo la mia già tante volte citata riflessione: a 74 anni dalla fine della guerra, dopo decenni di Cassa del Mezzogiorno e fiumi, tonnellate, valanghe di denaro elargiti al Sud per la sua rinascita, dopo che per 74 anni ogni governo in carica (sinistra, destra, centro, senza alcuna differenza) ha esternato con la stessa veemenza la necessità di aiutare un Sud depresso, con una sanità da Terzo mondo, con disoccupazione ai minimi, con criminalità dilagante, con devastazioni ambientali, ecc., bene, dopo 74 anni siamo oggi ancora allo stesso punto e il nuovo Governo ripropone secondo un copione che ormai definirei “tragicomico” lo stesso tema.

La prima domanda che mi pongo è: dove sono finiti le tonnellate, i fiumi, le valanghe di soldi elargiti al Sud Italia in 74 anni? La seconda è: ma ci sarà qualche cosa di strano in questo nostro bellissimo Paese? Ma fosse che mafie, 'ndranghete, camorre e affini da 74 anni e per sempre governano e governeranno il nostro Sud in armonico accordo con le politiche di ogni colore per mantenerlo scientemente e cinicamente depresso, subacculturato, sottomesso a leggi criminali, schiacciato, impotente a risollevarsi, intimorito, grande feudo di poteri criminali utili magari come grandi bacini di voti e favori per qualunque colore politico, anche perché il crimine organizzato e potente non ha certo ideologie politiche ma appoggia chi gli fa comodo? This is the question!

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