Un Governo arrivato al capolinea

La vicenda dell’Ilva rimane la più grave per le conseguenze che rischia di avere sull’occupazione, sul futuro di migliaia di lavoratori e dell’azienda anche dopo l’incontro avvenuto ieri tra il premier Conte e i vertici della società, ma è soltanto l’ultima in ordine tempo.

Ho scritto più volte che questo governo ha ragione di esistere se affronta, nel quadro di un progetto condiviso, i problemi del Paese; se le forze politiche che lo compongono si fanno carico  della propria quota parte di responsabilità e non si “sfilano” alla prima occasione come invece sta avvenendo sia da parte del M5s che da parte di Renzi i quali sempre più spesso da leader di partiti di governo si trasformano in Capi dell’opposizione. È stata la 5 Stelle Barbara Lezzi, ex ministra, a presentare l’emendamento sull’abolizione dello scudo penale, votato dal M5s, da Italia Viva e, incomprensibilmente, dal Pd e da Leu.

Mentre invece è stato Marattin, deputato di Italia Viva, il partito personale di Renzi, a proporre un un aumento della tassazione sulle auto aziendali, salvo poi mettersi a polemizzare con il ministro dell’Economia e pretenderne la soppressione. Questo continuo smarcamento è una musica che dura sin da quando il governo si è formato e che ha contribuito in modo determinante a logorarne la credibilità e a mettere in un angolo chi come il Pd e Leu si fanno carico della responsabilità di governare.

Io poi continuo a ritenere che sia stato un errore accettare il diktat del M5s sulla riduzione del numero dei parlamentari al di fuori della contestuale approvazione di quelle  modifiche Costituzionali, Regolamentari e alla legge elettorale che la decisione di ridurre i rappresentanti di Camera e Senato comporta.

Questo governo era nato con l’ambizione di bloccare l’aumento dell’Iva ( ma non credo affatto che questa decisione fosse incompatibile con una sua rimodulazione a cui si è opposto Renzi), di concludere la legislatura affrontando su una linea di discontinuità alcuni problemi del Paese e di rappresentare una alternativa alla destra a guida Salvini ma questo non sta avvenendo. Meglio allora mettere in sicurezza i conti dello Stato, approvare la legge di bilancio e andare a votare.

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