Green New Deal, Italia fregata?

Che vi sia una reale presa di coscienza sulle questioni ambientali resta fuori da qualsivoglia ragionevole dubbio, non altrettanto il sistema europeo sul come affrontare tali questioni. È di questi giorni la notizia di un piano ambientale europeo di tutto rispetto, seppur l’Italia resta una comparsa in tale piano. Come non sottolineare che sul Green New Deal l’entusiasmo è salito alle stelle per la marcia impressa dalla presidente della commissione europea Ursula Von Der Leyen, ma per l’Italia sembrerebbe l’ennesima “fregatura”. Addentrandosi tra le righe di tale piano risulterebbe infatti , dei primi 7,5 miliardi stanziati, al nostro paese sono assegnati 360 milioni a fronte di un nostro versamento al fondo di ben 900 milioni.

Una beffa per noi mentre Polonia e Germania, fino ad oggi tra i principali inquinatori, fanno il pieno beneficiando rispettivamente di 2 miliardi e 887 milioni. L’azione concreta per risolvere o attenuare l’emergenza climatica rimane doverosa ma attenzione a non scadere nella demagogia, senza per altro accorgersi della non perequazione economica su tali azioni.

*Gian Carlo Locarni, responsabile nazionale dipartimento ambiente Lega Salvini Premier

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