Grattacielo, chi paga le bonifiche?

Gentile assessore regionale Andrea Tronzano,

Sugli organi d’informazione compaiono alcune brevi informazioni precise, fornite dal Suo Assessorato, sulle bonifiche in corso nei terreni e nelle falde circostanti il grattacielo in costruzione che ospiterà la Sede Unica della Regione Piemonte: dal 2015 sono stati estratti e portati via 25.000 metri cubi di terreno contaminato da cromo esavalente; al momento non sono in corso altre estrazioni ma continua il monitoraggio dell’area e l’immissione della miscela per la bonifica della falda; il Comune di Torino ha approvato l’ultima versione del Piano Operativo di Bonifica (P.O.B.) presentato dalla Regione Piemonte.
    
Vista la delicatezza della questione e visto che essa è ben lontana dall’essere risolta (Lei rinvia una parte delle bonifiche all’inizio dei lavori del Parco della Salute, creando di fatto una nuova categoria di bonifiche, non più le “bonifiche in corso d’opera” bensì “le bonifiche in corso dell’opera successiva”), sarebbe quanto mai opportuno (doveroso?) che sia fornita ai cittadini un’informazione corretta e completa sul “dossier bonifiche” utilizzando la pagina web istituzionale dedicata alla “Sede Unica” sulla home page della Regione Piemonte, creata dalla Giunta Chiamparino su mia sollecitazione. Al momento, sul sito web, al “Cantiere Bonifiche” sono dedicate solamente 14 (quattordici) righe, peraltro non aggiornate.

Infine, sarebbe interessante sapere, alla luce della situazione esistente e di quella ipotizzabile in futuro, se l’amministrazione regionale intenda avvalersi di quanto previsto dall’art. 253, comma 4, del Codice dell’Ambiente (Decreto legislativo n. 152 del 3/04/2006 s.m.i.), che così recita: “…. Nel caso in cui il proprietario non responsabile dell'inquinamento abbia spontaneamente provveduto alla bonifica del sito inquinato, ha diritto di rivalersi nei confronti del responsabile dell'inquinamento per le spese sostenute e per l'eventuale maggior danno subito...”. È proprio avvalendosi di tale  normativa che a Milano la società MilanoSesto, impegnata nella realizzazione della “Città della Salute” a Sesto San Giovanni, ha intentato una causa civile contro “Falck Spa”, l’ex gruppo siderurgico proprietario dei terreni.

In attesa di un cortese cenno di riscontro, invio distinti saluti.

*Giulio Manfredi, radicale, associazione Adelaide Aglietta

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