Debellare il virus della burocrazia

Il tema “burocrazia” costella e accompagna da decenni il nostro sistema Paese: la problematica è esplosa con forza in occasione dell’epidemia. In decenni e decenni il sovrapporsi sconsiderato di leggi, leggine, decreti, etc. ha creato questo Moloch pachidermico che, non possiamo negarlo, ha creato clientele, assunzioni, uffici, dirigenti, sotto dirigenti, funzionari, impiegati e giù giù fino a segretarie e inservienti, tanto che per risolvere una pratica che potrebbe facilmente essere evasa da uno o due uffici in tempi ragionevolmente brevi i passaggi burocratici sono a volte perfino 15/20 (e i tempi di attesa allucinanti).

Da circa 50 anni sento i politici che si sono alternati al potere in Italia parlare di “necessità di snellire la burocrazia”, col risultato che non solo non è mai stata snellita ma anzi è stata resa sempre più catastroficamente complessa, tanto da annientare un buon numero di imprenditori, commercianti e insomma tutta quella parte sana e produttiva che rappresenta l’ossatura del Paese. Mi domando: i politici che ci hanno governato (di qualunque colore) e che ci governano sono stati e sono incapaci di rinnovare alla radice il sistema burocratico o hanno avuto (e hanno) paura di destabilizzare una mostruosa struttura malata e deleteria che però rappresenta una pletora di assunti/sistemati a seconda della convenienza clientelar/politica del momento

 Eh sì perché ci vorrebbe il coraggio di eliminare tutto ciò che è inutile, che rappresenta fatali rallentamenti, di licenziare, di fare finalmente una legge che permetta tutto ciò senza disturbare equilibri politico/clientelari stratificatisi nel tempo. 50 anni di burocrazia mostruosa e perniciosa, nessun Governo di qualunque colore ha mai fatto nulla, domandarsi perché l’Italia vada a rotoli, e non solo da pochi mesi, sarebbe un buon esercizio di intelligenza elementare, agire concretamente mettendo mano a questo mostro sarebbe essenziale. Ma ho tristemente scarsissime speranze.

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