Non si cura il Paese con questi decreti

Lo strumento principe della azione di governo è il decreto legge. Con esso il governo in una notte può intervenire nelle situazioni più urgenti e più difficili per difendere il bene comune, la salute, il lavoro e la sicurezza. A garanzia nostra, i decreti debbono essere vagliati dalla Ragioneria dello Stato che deve verificare la disponibilità dei fondi e la coerenza con la a legge di bilancio votata dal Parlamento, e debbono essere controfirmati dal Presidente della Repubblica.

Nella storia della nostra Repubblica ci sono stati decreti buoni e meno buoni che hanno generato effetti positivi altri meno. Nella crisi più grave del dopoguerra oggi o domani, quando il Presidente Mattarella lo controfirmerà, siamo al terzo decreto legge in due mesi. Hanno curato il Paese dal punto di vista sanitario e dal punto di vista economico?

Secondo la sindaca pentastellata Appendino siamo a rischio della esplosione della protesta sociale. I tre decreti Conte-Zingaretti invece di curare la malattia sanitaria ed economica avrebbero aggravato la situazione degli italiani che secondo il Censis, oltre al terrore rispetto al virus, ora hanno il terrore di perdere il posto di lavoro o l’azienda.

Mentre la Appendino, che pure in 4 anni di amministrazione non ha saputo invertire la rotta del declino della capitale dell’auto, teme l’esplosione della protesta sociale, ieri sera  Il vicesegretario del Pd  Andrea Orlando a Canale 5 denunciava le manovre di chi vorrebbe cambiare il Governo. Ma la politica è per il Paese o per i partiti?

Dopo il fallimento dei primi due decreti come aveva detto la bellissima Boschi tutti ci auguravamo che non venisse sbagliato anche il terzo decreto che Conte chiama il “Decreto del Rilancio”. Invece? Invece, il decreto alle aziende che hanno perso oltre il 66% del fatturato nel mese di aprile farà finalmente arrivare dal 5 al 10% di quanto hanno perso, e rifinanzierà la cassa integrazione. Un decreto che asciuga le ferite, non le sana assolutamente e che non prevede le misure per il rilancio dell’economia e del lavoro.

Un decreto, come hanno detto Gualtieri e Conte, che non corregge il “Decreto Liquidità” con il quale le banche, cinicamente, aiuteranno soltanto le aziende in buone condizioni oltre alla Fca. Un decreto che non contiene lo “Sblocca cantieri” per poter rilanciare gli investimenti. Un decreto che non contiene misure incentivanti la rottamazione delle auto, una misura che rilancerebbe un settore importante per il nostro Paese, una misura che toglierebbe dalla circolazione i mezzi più vecchi e più inquinanti. Il decreto non contiene inoltre né una nuova politica industriale dell’auto né il finanziamento promesso sette mesi fa da Conte nella sua visita a Torino “area in crisi”.

Chiedo ad Andrea Orlando che è un ragazzo serio a che pro dobbiamo tenerci un Governo che non aiuta le aziende che hanno avuto danni enormi e che non sa rilanciare economia e lavoro? Voi vi terreste un medico che non riesce a curarvi solo perché piace al vostro partito o cerchereste un dottore che sappia il fatto suo, che tagli dove c’è da tagliare ma che salvi l’Italia e la sua economia fregandovene della sua appartenenza politica? Draghi pensaci tu.

*Mino Giachino, Sì Tav Sì Lavoro

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