Cara Appendino, così io chiudo

Buongiorno Sindaca,
spesso La vedo passeggiare al Valentino e non ho mai voluto disturbarLa durante la Sua vita privata, quindi Le mando questa missiva.

Sono titolare di un'attività di somministrazione costretta alla chiusura forzata da più di due mesi, causa "Emergenza Coronavirus"; le comunico quanto segue:

 - Posto che il COSAP non peserà sulle scarse finanze dell'attività, salvo poi tornare a fine anno, con molta probabilità ancora più oneroso di prima; per ora si tratta di €3000/anno per equipollenti due posti auto;

 - Visto che, a quanto pare, di rimodulazione TARI non se ne parla, nonostante la Pubblica Amministrazione mi abbia costretto a chiudere e a non usufruire in questo periodo di un peraltro pessimo e carissimo servizio: € 4'000/anno; sarà mia cura portarvi di fronte al TAR se osaste richiedermi la quota relativa ai mesi di chiusura forzata;

 - Dato che pagare la Licenza per la Somministrazione (anche se lorsignori girano la frittata e la chiamano "monetizzazione parcheggi") con le nuove regole diventa insensato: € 12'000 per avere ingressi contingentati non è più un investimento di alcun interesse

 - Considerato che sarò costretto a licenziare i miei collaboratori, perché un'azienda se non incassa non può pagare le buste paga (che contengono però tanti balzelli, comprese le addizionali per il Comune di Torino); aprire le serrande non equivale ad avere clienti che entrano: noi riempivamo grazie all'Università a al relativo bacino d'utenza; ma ormai non si vede più anima viva: W il telelavoro e l'e-learning;

 - Accertato che il Comune di Torino, sventolando sui propri siti istituzionali le "Carte di Qualità dei Servizi", millanta un credito che non ha e prende in giro la cittadinanza, costantemente alle prese con l'inefficienza, i muri di gomma e gli ostacoli messi a disposizione da Vigili Urbani, Impiegati Comunali svogliati e infastiditi dalla presenza dei cittadini, Call Centre che non rispondono mai e così via;

 - Posto che lavorare onestamente mi sottopone a costi, oneri, burocrazia, controlli, ispezioni, sanzioni (secondo al discrezionalità dell'ispettore di turno e di come si è svegliato quel giorno) senza possibilità di appello, se non all'ispettorato stesso, che peraltro incassa i soldi delle sanzioni (si chiama Conflitto di Interessi, ma per in Italia per Legge non esiste... già...)

 - Verificata l'incompetenza dei vs Agenti & Ispettori (i.e.: il Vigile, che venne a suo tempo a notificarmi la rateazione della Licenza, riusciva comunque a sostenere che non potevo avere tavoli e sedie solo perché all'interno del mio locale c'è scritto "Laboratorio Gastronomico"; lo so, Chiara, lo so... da non crederci... corto circuito mentale... ma questa è la PA che ogni giorno dobbiamo affrontare, anziché poterci dedicare al lavoro che amiamo)

Preso atto di quanto sopra descritto, Le annuncio che a breve restituirò la Licenza di somministrazione (pensa un po', tutto quanto ho versato finora rimane nelle casse del Comune, la Legge che vi siete scritti vi concede di non restituirmeli: ladri, ma legalizzati!): non sono una vacca da mungere; non mi faccio vampirizzare; non accetto che, solo di tasse, avere un paio di tavolini mi costi più di un dipendente part-time.

Quali alternative ho per il mio locale? Forse dovrei affittarlo alle prostitute:

La cui presenza nella mia zona è abbondante
La cui attività non costituisce reato (confermato dai Carabbbbinieri di San Salvario)
La cui attività non è stata sottoposta ad alcun "lockdown" dai vari D.P.C.M., a differenza di chi, regolarmente registrato, svolge commercio al pubblico.

Dette ragazze non sono gravate da tasse o ispezioni, nonostante occupino suolo pubblico e somministrino se stesse: possono pagarmi senza problemi l'affitto

Magari potrei pure dichiarare un affitto calmierato, per godere della cedolare secca al 10% e farmi dare il resto in nero, come fanno già tutti i padroni di casa che in zona affittano alle signorine.

Cara Chiara, non sarebbe forse più conveniente prendere un bell'affitto, tasse pagate ma poche, senza dover più stare dietro a tutto lo stress che la PA mi porta?? Me ne rimarrei a casa a tempo pieno per crescere la mia bambina, anziché portare avanti un'attività allo scopo di finanziare il Comune (e lo Stato), farmi rubare il tempo della mia vita e lasciarmi indebitare.

Quindi capisce, cara Sindaca, che fare piccola impresa, in questo contesto, è una presa in giro all'intelligenza ed al buon senso.

Per salvare l'investimento iniziato 3 anni fa, mi vedo costretto da imprenditore a tagliare i costi fissi, che nella mia azienda sono rappresentati dal costo del lavoro e dalle tasse per aver diritto a qualche tavolino.

Presto vi ritroverete quindi in mano la mia Licenza di somministrazione e l'autorizzazione per il dehors, struttura che andrò a spostare in ricovero privato, ove non dover pagare relative tasse COSAP e TARI; quando lo riterrò opportuno, ripartirò con una nuova attività, identica ma senza tavolini: solo asporto.

Così, vampirizzato sì ma un po' meno, potrei forse farcela ancora per qualche mese, giusto il tempo di finire di pagare il leasing (perché purtroppo la mia banca non ha neanche risposto alla richiesta di sospensione del leasing per lockdown di attività).

Almeno così toglierò una voce importante dal mio bilancio: oltre € 700 da pagare solo al Comune ogni mese, tra tutte le tasse inerenti la sola somministrazione di un locale di 70mq. Alla faccia della libertà d'impresa; tanto varrebbe pagare il pizzo alla Mafia: una sola voce All Inclusive pagata ad un'unica figura, che mi farebbe pure da "avvocato" in caso di qualunque ispezione della PA.

Ammesso e non concesso che riesca ad arrivare vivo al prossimo anno con ancora le buste paga da onorare (altrimenti: licenziamento e sussidio di disoccupazione a carico dello Stato), cercherò quindi di svendere l'attività a qualcuno che sia così illuso da credere che fare piccola impresa sia alla portata del cittadino comune.

Dopodiché confluirò nella grande platea degli inattivi; chissà che non mi diate il reddito di cittadinanza.

Almeno non sosterrò più questo fascismo bianco in cui ci ritroviamo e che non fate nulla per cambiare; altro che 5stelle

Ciao Sindaca
Ciao Assessori
Ciao PA
Buon lavoro e lunga vita a Voi, ma ve la auguro piena di stress e sofferenza!

Egon

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